Felìce Ippolito vrebbero necessariamente avere ie industrie con1e protago11isti di primo piano, sia che si tratti di apportare miglioramenti a· tipi di reattori già pro·vati, sia che si tratti di sperimentare nuovi prototipi quale un reattore veloce o un reatto,re· ad alta temperatura. Larga eco è stata recenteme11te suscitata dal~a notizia di un accordo, triangolare (Gran Bretagna-Olanda-Germania Federale) per l'arricchimento dell'uranio .col metodo, nuovo alla produzione industriale, dell'ultracentrifugazione. Quasi contemporaneamente la Comunità euro,pea appo·ggiata da quelli dei suoi membri che erano rimasti esclusi dall'acco·rdo, sco,priva la vocazione all'arricchimento dell'uranio. Si mettevano così in movimento due ,direttive tra loro antitetiche e inco1 nciliabili, intesa la prima a fare dell'arricchimento dell'uranio un affare di compete·nza nazionale e l'altra a promuo,vere un'azion.e co·mune, qua,si a garantire parità di condizio,ni di accesso al futuro mercato europeo del prezioso materiale fissile. Questa seconda soluzione sembrerebbe senz'altro la più auspicabile se non fosse ven,uta con oltre 12 anni di ritardo: se ne parlò infatti in sede di trattative p·er la creazio•n•e· dell'Eu 1rato 1 m, ma la pro•po1sta rim·ase lettera morta 3 • Nell'attuale configurazione d·ella diiStribuzione del know-how sull'arricchimento in E.u,ropa, la realizzazione di un impianto· comunitario a ·diffusione gassosa renderebbe tributari della Francia gli altri membri della Comunità non meno di quanto lo sarebbero del trianigolo Gran Bretagna-Ge 1 rmania-Olanda in ca.so· di realizzazione dell'ipotesi alternativa: il teinpo perduto sul piano tec- ,nologico non p·uò più essere recuperato e non resta agli esclusi che ricercare la so,luzione ottimale de1 proble.m,a sul piano degli e.quilibri politico-finanziari. Malgra 1do questo esempio rece,nte è possibile anc.ora augurarsi che la lezio,ne nucleare possa esseire tenuta presente in tutti gli altri settori della co,llabo,razione tecno,logica europ,ea·, una collabo,razio•ne che non può e·videntemente mancare, anche se i suoi modi di attuazione dovra·nno ora svolgersi al di fuori di qu.el disegno razionale che ispira le comunità settoriali. Resta a1 gli europei la n1 uova promessa del ,possibi,le ap1 po,rto di un'esperie'nza tecnologica di primaria impo,rtanza, quale quella britannica, e della acquisita coscienza dei problemi industriali e gestionali necessariamente legati ad o·gni nuova impresa di tecnologia avanzata. FELICE IPPOLITO · ·3 Cfr. il citato mio scritto L'ora della verità per l'Euratom; « Comunità», n. 132, sett. 1965. 38 Bibiiotecaginobianco
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