Dopo il fallimento dell'Euraton1 .sembra proprio misurarsi con ma·ggiore -difficoltà, la capacità collaborativa tra i po·p·oli euro·pei. Mentre osservere·mo che le po1ssibilità del continente appaiono largamente limitate· nel prirno campo non tanto dalla mancanza di un interesse cooperativo a livello industriale quanto dalla scarsa cono1scenza della tecnologia dei nuovi materiali aero·nautici (ad esempio il titanio) che confina il possibile ruolo europeo ai settori più tradizio.nali ,dell'industria aeronautica; mentre noteremo che anche in campo spaziale il mancato dominio dei mezzi vetto,ri consiglia una prudente politica. di co·mp•rom·esso tra gli sviluppi originali e la tecnologia di acquisto; non possiamo fra,ncamente so,stenere che in campo nucleare· sia precluso ai paesi europei ogni autonom.o sviluppo, •né arriveremo ad affermare, dopo le pessimistiche note iniziali, l'inutilità di una Co,munità 1ato1 mica. Un co,ncreto reali 1 sm,o spinge però inevitabilmente a ricercare, per lo sviluppo dei reattori e dei ,co·mbustibili, vie divevse da quelle dell'azione comunitaria, pur senza co·nvinzio,ne seguite· fino• ad oggi, lascian,do invece attiva ed efficiente l'istituzio,ne· in alcuni dei settori in.dicati dalla stessa co1 mmissione esecutiva come ca,m·po di attività future e nei quali emerge co1 n maggiore evidenza la caratteristica di servizio pubblico: misure nucleari, servizi di irraggiamento, centralizzazione del trattamento dell'informazio,n,e, svil.uppo ·dei metodi di controllo delle m.aterie fissili, studi sulla sicurezza ,degli impianti, sulla protezio,n-e sanitaria, sulle ap,plicazioni dei ra,dioisoto,pi e attività di ap·poggio, all'insegnamento e alla fo·rmazione di personale specializzato. Non sembrerebbe inoltre illogico manten·ere la competenza comùnitaria in quei settori di ricerca nei quali non si è anco1 ra co,ncretato un preci,so interesse industriale, co·me la fusione termonucleare, intesa a,d ottenere energia termica industrialmente sfruttabile dalla reazio,ne di .fusione· di ato,mi leggeri, la fisica d·ello stato condensato, la coinversione diretta dell'energia termica in energ.ia elettrica e così via. Non potrebbe inv-e·ce sfuggire alla tracci,a di astrattezza o,gni disegno inteso a perpetuare l'azione ,comunitaria nel campo dello sviliup,po dei reatto,ri e dei combustibili dove o,r:amai non esisto,no più zone sottratte all'interesse industriale e do1 ve gli sforzi della mano pubblica devono essere oggi concentrati sulla trasposizione al settore produttivo -d.el know-how conseguito e sulla incentivazione degli investimenti in,dustriali attraverso gli strumenti ch·e in ogni singolo paese so•no più congeniali alla sua azione. Non resterebbero 0"' 1iamente escl,usi, da questo indirizzo, le imprese di collaborazione internazion.ale, ma si tratterebbe di iniziative che do37 Bibliotecaginobianco
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