Sit certe critiche ai partiti stenti, scienziati di indubbia fama, editori che ,da decenni vivono accanto alle più alte esperienze della cultura, questi sarebbero i così detti « politici incompetenti » che hanno impostato e discusso, con grande travaglio personale e anche politico, in circostanze difficilissime, le idee di riforma della scuola e dell'università. La verità su que,sta faccenda è un'altra: che troppi ·uomini d'università e di scuola si sono sentiti offesi nella propria incompetenza, e scientifica e politica, ,pel fatto che il loro parere è stato messo in secon,do piano rispetto a quello d'altri, certo più meritevoli di loro, non fosse altro perché più disposti a pagare di persona una difficile esperienza culturale e politica. E così, tutti coloro che per superficialità umana, •per dottrinarismo accademico, per attendismo politico, per accomodantismo morale, con la loro scarsa efficienza e col loro gusto dell'espediente astuto o sonnolento, sono direttamente o indirettamente responsabili della paurosa crisi della scuola e dell'università italiana, vengono ora fuori a moraleggiare sulla disgregazione ,dei partiti, sulla correntocrazia (Dio mio, se si pensa da quante correnti gelide è percorso l'austero, cadente castello-catapecchia dell'Università italiana), ecc. ecc. È un'operazione indubbiamente classica, da manuale; ma è anche un grande, splendido esempio della fondamentale debolezza morale e pratica della società civile e delle strutture pubbliche del nostro paese; quella appunto che da una parte provoca indirettamente la crisi delle forze politiche, l'accompagna e la stimola, dall'altra la rende drammatica e temibile. Come dicevamo, il discorso va portato qui; questa è, sì, l'analisi che può spaventare, l'analisi della concreta vita italiana; assai più che non quella degli episodi politici e partitici più o meno gravi che vistosamente appaiono sui giornali. Se si dovesse fare un processo, invero, chi si salverebbe? Ma evidentemente non è un processo che si deve fare, bensì qualcosa di meglio e di più difficile: intendimento cul tL1rale e giusta lotta politica. GIOVANNI FERRARA 31 . Bibiiotecaginobianco
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