Nord e Sud - anno XVI - n. 116-117 - ago.-set. 1969

Su certe criticlie ai partiti per altre ragioni, è in crisi anche il partito ·d'op·posizione} mette in pericolo la demo·crazia inglese. Il fatto è e.be la struttura, il tessuto della vita inglese contiene una percentuale di elementi idealmente e pragmaticamente -democratici altissima, per cui non un astratto « sistema » che non si sa cosa sia, ma la concreta vita del popolo e del1 lo Stato britannico riesce a sop,portare la crisi delle forze politiche. Nessuno si so·gna, in quel paese, di so,ttovalutare la gravità effettiva dei ·pro·blemi reali di fronte ai quali i partiti e i sindacati entrano in conflitto e in crisi. Il che non significa né che si tralasci di combattere ,duramente la lotta politica, né che si corrano rischi di spaccature e ·disgregazioni di gran·di forze tradizionali. Significa che la Gran Bretagna è, nella sostanza, un paese democratico. La verità italiana è invece quella antica: l'Italia è un paese co.ncretamente assai poco democratico: ]a sua società civile, il suo apparato pubblico, le sue tradizioni, la sua Chiesa, il suo n1ondo economico, non hanno che scarsissima, o appena germinale, consapevolezza ·dei ·problemi dell'organizzazione democratica, del mo,do di vivere democratico e libero. Chi è addentro alle cose sa che la quantità di ipocrisia, bugia, sotterfugio, autoritarismo, scetticismo, imm.oralismo, stupidità, incompetenza e mediocrità .presente nel sangue del corpo sociale e delle strutture civili del nostro paese è di gran lunga superiore al tasso normale, previsto ,dal Padre Eterno come tollerabile e, nell'economia •del Peccato, ad,dirittura salutare. Non solo la vita dei partiti, ma la vita italiana in gene.re è dominata da1 valore ·dell'astuzia come sostituto polemico dell'intelligenza, e dell'espediente come surrogato critico della volontà. Questa realtà non ·ha a che vedere col fatto, certo n1irabile, delle capacità di progresso economico ,dimostrate dalla società italiana. Il paese lavora, produce· ·e progredisce: ma quanto progredisce, la coscienza democratica? Il discorso: « è col,pa dei ,partiti », dunque, ormai diffuso tra gli uomini della strada, vale assai meno ,di quello un tempo ancor più diffuso, e che •del resto si sente ancora oggi: « noi italiani non siamo degni della democrazia e della libertà ». Tanto il primo quanto il secondo dei due proverbi indica uno stato di disagio profondo e una istintiva ten.denza ad accettare, se si presentasse, la soluzio·ne autoritaria: ma almeno il secondo contiene in sé il germe di ll:na autocritica storica, l'amara e dolorosa coscienza d'un profondo male comune. Né l'on1 data della modernizzazione -economica, né il riflesso delle crisi dei partiti ,de,bbono fa•r dimenticare la. malattia 29 Bibiiotecag inobianco

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