Nord e Sud - anno XVI - n. 116-117 - ago.-set. 1969

.. Antonio Duva bassa, sempre molto al disotto della media provinciale; misere sono le attrezzature civili ( è indicativo un solo dato: ancora nel 1961 il 20% delle abitazioni era privo di acqua e di servizi; un indice quasi doppio di quello dell'intera provincia). I « Mazzo·ni », insieme con Mondragone: e con parte del Sessano, sono zona di allevamento bufalino su pascoli 11aturali, oltre che di modesta produzione cerealicola e colture industriali. Le difficoltà proprie alla zootecnia campana, dalla struttura delle aziende a quelle dei mercati, hanno quindi riflesso immediato sulla economia dei « Mazzoni »; inoltre, l'ancora notevole redditività dell'allevamento bufalino, legata alle particolari condizioni locali del mercato del lavoro, provoca un aggravamento delle tensioni sociali, e finisce per rallentare il proçesso di ammodernamento delle imprese agricole. Negli ultimi anni si è inserito un elemento nuovo, potenzialme11te di progresso, ma, almeno sin'oggi, fattore di squilibrio: l'utilizzazione turistica del litorale; ma su ciò si tornerà più avanti. In questo difficile contesto economico e sociale i vecchi problemi sono stati messi a nudo e acutizzati dal negativo a11damento stagionale: le inondazioni del Volturno e l'alluvione del dicembre 1968, e gli eccessi di piovosità del marzo ed aprile di quest'anno. Dato il carattere prevalente1nente agricolo di questa zona della provincia di Caserta è facile intuire come i periodi di crisi e di depressione dell'attività pri11cipale si riflettano gravemente su tutto il sistema economico locale. La drastica riduzione del numero delle giornate lavorative dei braccianti agricoli non fissi, ad esempio, finisce per compromettere l'equilibrio precario delle imprese corn1nerciali, prive per lo più, di autonome capacità finanziarie., Così nel primo trimestre del 1969, secondo i dati della Camera di Commercio di Caserta, i protesti cambiari nell'aversa110 aurr1entano del 15% per numero e del 23% per importo, rispetto allo stesso periodo dell'an110 precedente (in ·tutta la provincia l'importo dei protesti nel 1968 ha raggiunto i 600 milioni; nel primo trimestre di quest'anno solo nell'aversano si superavano i 470 ~ilioni). La vita media delle imprese con1merciali dell'aversano - già di per sé piuttosto breve - subisce un t1lteriore accorciamento: eloquente indice di rilevanti difficoltà. Si calcola che nei primi sei mesi del 1969 oltre il 20% delle imprese della zona ha cambiato titolarità di gestione. A Casal di Principe e San Cipriano questo indice, dal 1960 ad oggi, tocca praticamente il 100%. Questi dati, forse, possono far comprendere che cosa bruciava negli assurdi incendi di can1biali del maggio scorso. . 214 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==