Nord e Sud - anno XVI - n. 116-117 - ago.-set. 1969

Ugo Leone n1inato tern1ine massimo di tempo. Per quanto r,ig,uarda,· invece, la dimensione demografica, essa non può essere indicata a priori, ma deve considerarsi un dato variabile a seconda del rap·porto esistente tra quantità di popolazione e dotazione di infrast~tture e servizi pubblici. Così definito, il comp·rensorio si presenta come un rag.gruppamento di Comu11i con un nucleo centrale, la città, i11.cui trovano po,sto i serv.izi più rari; quindi, intorno, una fascia di ·Comuni mino,ri, sedi dì servizi di importanza « intermedia »; infine una fascia di Co1muni di dimensioni ancora più ridotte, Co,muni essenzialmente rurali, 11ei quali sia possibile insediare i cosiddetti servizi banali di immediato uso della cornunità. Co,ndizione fo11da1nentale per un tale tipo di assetto deve essere, comunque, la possibilità, da pa,rte degli abitanti « extra-cittadini » di raggiungere nel più breve tempo possibile i servizi di livello superiore della città o della fascia immediatamente adiacente. Deliniitazione del co111prensorio. Posto che un piano comprensoriale debba porsi gli obiettivi che abbiamo appena indicato, occorre stabilire una serie di dati di cui tale piano l1a preliminarmente bisogno. Innanzitutto, occorre individuare i . comprensori. Come abbiamo detto, è questa u·n'operazione che richiede a sua volta una serie molto precisa di elementi, che posso·no scaturire solo da un'intelligente ed accurata ricerca sul territorio. ·raie ricerca, a sua volta, si articola in una parte statica ed in una parte din:a11nica. La _prima, co11sistente in una « lettura» del territo,rio allo, scopo di individuare, oltre ad elementi puramente geografici (zone di pianura, di n1ontagna o di collina, ad esempio), elementi di natura economica (localizzazioni industriali, aree agrico,le) e sociale (caratteri della dinamica demografica, situazione delle infrastrutture), si può considerare di base alla seco,nda. La parte cl1e abbiamo definito• dinamica, infatti, sulla sco,rta di q11esti elernenti ha il co1npito della individuazio,ne dei con1.prensori nei quali, appunto, dovranno essere ubicate le infrastrutture e i servizi a dimensione interco1n11nale, in rr1odo, da realizzare un 11uovo equilibrio tra le varie parti del territorio in contrapposizione all'attuale tendenza al ce11tralisn10. Ques.ta parte della ricerca dovrebbe, dunque, stabilire il raggio della zo,na di i11.fluenza della città sul territorio circostante per quanto rigua~da il lavo,ro attraverso lo studio della « pendolarità » della popolazione; lo stesso raggio per quanto riguarda i contatti tra città e « circondario» per l'approvvigionamento, dei prodotti agricoli e delle ma204 Bibiiotecaginobianco

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