Nord e Sud - anno XVI - n. 116-117 - ago.-set. 1969

... Marinella Balestrieri Terrasi aveva md.rato1 soprattutto a determinare la gerarchia di centri chiamati ad asso1lvere le diverse funzioni richieste dagli abitanti di un territorio, la scuola ·di socio1 logia di Chicago fo·n·data da Mc Kenzie, che portò avanti il discorso sulla teoria metropoltitana, si fer:mò a· co,n,siderare un tipo particoila.re di •città, la metropoli, che caratterizza la civiltà mo,der11a. Tale città assume un'importanza fo1 ndaimentale per la vita ,eco1 nomica di una regione, dal ,momento che in essa si co1 ncentrano 1 le principali industrie, i traffici commerciali, le transazioni fi11anziarie, e co1sì via; essa è co,llegata alla regione e ai centri crrcostanti graziie alla facilità dei trasporti auto.mo·bilistici che hanno acoresciuto la mobilità della po·polazione e allargato il raggio di influenza della metrop,oli prima lim-itato· dal sistema dei trasporti ferroviari. L'affermarsi deLla teo,ria metropoli 1tana ha dato luo,go negli Stati Uniti a un numero rilevante di studi empirici, i quali mirano ad individuare le città metropolitane e a ripartire in funzior1e di esse l'intero territorio nazionale in aree o regioni metropolitane. Le regioni 1netropolitan,e vengono indicate successivamente come la migliore base territoriale per il prooesso •di pianificazione. Gli sviluppi delle due teorie che abbiamo· così brevemente riassunto sono giunti a un punto di sostanziale convergenza, che ispira oggi la politi,ca territoriale di numerosi paesi. Da una parte, cio·è, si è accolta l'idea della gerarchia di centri in cui si concentra l'offerta dei diversi tipi di servizi, ma nello stesso tempo si è riconosciuta l'importanza di un gra·dino particolare ,della gerarchia per la vita eco.nomica e sociale di una region,e. Verso questo tipo di città si indirizzano· i flussi in partenza dai centri minori, e da essa prendo,no• ~'avvio i flussi che la uniscono, co1 n i centri dello stesso ordi·ne o con quelli di ordine superio·re; i suoi caratteri, tuttavia, non coincidono perfettamente co·n i caratteri che co.nsentivano di riconoscere la città metro·politana. Di città metropolitane vere e· prop,rie, con nun1ero di abitanti molto elevato e capacità di attrazione tanto forti nei confro.nti dell'area circostante, ne esistono poche in ciascun paese e non sarebbe possibile creare in funzione di esse una struttura territoriale completa. La città da assumere a centro di un'area è piuttosto quella che esercita quotidianamente le sue funzioni nei confro·nti della p,opolazio1 ne che attira, in quanto costituisce per essa la fonte principale di occupazio,ne e di siervizi. Le caratteristiche di questa città varieranno in funzion 1 e dell'attività economica prevalente (agrico 1 la, forestale, estrattiva, industriale) che si svo·lge nell'area circostante. Può essere utile richiamare a tale riguardo gli studi empirici condo,tti n·egli Stati Uniti 4 • Essi hanno distinto· alcune fasce concentriche, 196 Bibiiotecaginobianco

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