Nord e Sud - anno XVI - n. 116-117 - ago.-set. 1969

Marinella Balestrieri Terrasi portanti 1di riferimento. p·er chi si proponga di rico,noscere un'area economica integra,ta. Tuttavia, finché tali criteri non ispirano l'elaborazione di adeguati metodi di analisi •e vere e proprie ricerche empiriche, le delimitazio,ni effett11ate non p·resentano a nostro avvis.o grande utilità. Riunire Piemonte, Lombardia, Val d'Aosta e Liguria in un'unica ripartizione territo,riale può essere senz'altro giustificato, ma l'utilità di una tale o,p1 erazio 1 ne no,n r-isulta evidente se non è accompagnata dall'analisi dei modi in cui si realizza l'integrazio,ne delle regioni interessate, dalla in.- dividuazione dei legami di queste co·n altre u11ità territoriali, dalla indicazione del1 le prospettive di integrazioni future in funzio,ne dei diversi programmi di sviluppo regionale. Sebbene gli strumen,ti di analisi, da una parte, e le statistiche disponibili sui flussi interregionali che si renderebbero necessarie, dall'altra, lascino molto a desiderare nel nostro paese, no1 n ci sembra fuori luogo prospettare alcuni passi in tal senso. È necessario co1 nvincersi che la pianifioazione regionale richiede una notevole mole di stu·di e di dati statistici all'uopo predispo,sti e che uno dei p·rimi vuoti da riempire è pro1 prio quello dei rapporti interregionali. Le unità territoriali di base. Le aree economiche integrate non co,stituiscono a nostro avviso l'unico tipo di strutture territo 1 riali a cui la pianificazione econo,mica dovrebbe fare riferimento; la vastità e complessità di queste aree st1ggenisce, i11fatti, di passare a un.a fase di ma,ggiore dettaglio, in cui sia possibile organizzare l'attività economica per unità territoriali minori nell'ambito 1 degli obiettivi e dei programmi stabiliti p·er l'area economica integrata. Si ritiene oppo,rtuno, cioè, definire delle unità territori,ali elementari o di base, che rap·p•resentano, il livello minimo a cui la disaggregazione del territorio nazionale dovrebbe giungere. Ciò non vuole significare che ulteriori disaggregazio 1 ni in funzione di questo o quel carattere o insiemi di caratteri non possano riuscire utili; esse, tuttavia, avranno il valore di un approccio p,arziale ai problemi territoriali della pianificazio,ne e andranno sempre riferite alle strutture territoriali generali di cui ai stiamo occupando. L'unità territo,riale che da più parti viene suggerito di assumere a b,ase del processo di pianificazione economica è l'area che ricade sotto l'influenza di una città. Si osserva, infatti, che un'altra caratteristica dell'attività eco,nomica contemporanea è quella di concentrarsi into 1 rno ai centri p1 rincipali di ciascuna area, dove i trasporti, il mercato del lavo,ro, il mercato dei beni di consumo e i servizi offro,no le condizioni più 194 Bibiiotecaginobianco

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