Nord e Sud - anno XVI - n. 116-117 - ago.-set. 1969

Marinella Balestrieri Terrasi Le aree econo1niche integrate. L'attività ·economica dei nostri tempi si caratterizza p,er le grandi dimensioni delle unità ·produttive e per la no·tevo,l,e mobilità assunta dai fatto 1ri della produzione, grazie allo sviluppo e ·alle nuo,ve tecnologie del sistema dei trasporti. Tutto ciò contribuisce a creare delle co,mplementarietà nelle diverse fasi del processo pro·duttivo, tra unità collocate in punti -dello sp,azio alquanto distanti tra loro·. Dimenticando, per un attimo la tradizionale ,definizione di p1 rocesso, pro,duttivo, che viene riferita ad un b,ene particol·are e alle .diverse fasi della sua lavorazio-n.e, si potrebbe pensare a un Processo produttivo svolto· a livello regjo.nale, i cui outputs sono. costituiti dall'insieme ·di beni che la regio,ne ottiene alla fine del ·ciclo di produzion·e e i cui inputs coiincido1no, co,n i diversi beni e servizi utilizzati nel corso del processo pro1duttivo. Il pro,blema di i,ndivi 1duare l'ambito territo,riale corrispondente alle comp 1 lementarietà descritte, che indichiamo co,n il termine generale di area economica integrata, può farsi coincidere, pertanto, co 1n quello di riconoscere il processo produttivo regionale, il quale riguarda sia la produzioir1ie dei b·eni e ·servizi utilizzati n,el corso 1 delle diverse fasi di lavorazione, sia la ·p,roduzione dei beni finali, d.estinati all)nterno e/o esportati verso le altre regioni del sistema. Per il concetto stesso di regio1ne, le co 1m1 plementarietà ·da considerar,e nella identificazione del p,rocesso p·ro 1duttivo regio1 n·ale devo·no riguardare parti contigue del territorio. Un esempio di integrazione spaziale del tipo descritto che viene citato frequentemente rigt1arda il cosidetto « triangolo» Milano-TorinoGenova, in,teso come l'area territo:riale continua appartenente alla Lo,mb·a:ridia, al Piemonte e ·alla Liguria all'interno della quale si so110 create delle evidenti complementarietà produttive. Sarebbe, tuttavia, errato ritenere che l'area economica integrata da utilizzare per fini di pianificazione vada determinata soltanto· in funzione delle complem·entarietà esistenti; se queste costituisco,no u11a realtà che il processo, p,ianificatorio non può ignorare, bisog11a riconoscere d'altra p•arte ,che delle nuove com,plementarietà posso 1 no p,rodursi in segt1ito, determinate sia dall·a naturale evoluzione della vita economica, sia .dalle decisioni stesse prese in sede di pianificazione. Nel caso del triangolo Milano-Torino-Genova, ad esempio, gli attuali legami che uniscono Piemo1nte, Lo·mb,ardia, Liguria non debbono impedire che si prendano in considerazio 1 ne interazioni futurie con altre regio,ni (Veneto,, Emilia-Romagna etc.), sempre che si abbiano degli elementi per ritenere che tali interazio 1 ni verranno effettivamente a prodursi. 192 Bibiiotecaginobianco

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