Nord e Sud - anno XVI - n. 116-117 - ago.-set. 1969

/ Un'urbanistica per la Regione dettagli, si possono ri1 cordare: i r;itardi nell'esecuzione delle opere, il basso ren·dimento di molti progetti, l'imp,egno solo ,parziale di attrezzature non ultimate o anche ultimate, i difetti di sin1cro1 nismo· fra di-- vers,i interventi. Dobbiamo annota,re a questo proposito una insufficiente qua,ntità ed una medioore qualità dei p,rogetti specifici nei qua.ili i piani pLuriennali devono annualmente co·ncretavsi. È necessario increment,are il fondo-.progetti: la disponibilità di un congruo numero di p,rogetti, elaborati con criteri rigorosi e possibilmente standardizzati è una condizione necessaria per assicurare un regolare flusso di spesa p,ubb1 lica e per conseguire gli obiettivi che con i piani pluriennali si vogliono conseguire. S·e non c'è una adeguata scorta di ,p·rogetti può capitare o di non srpen,dere rutta la somma sta,nziata p·er il periodo considerato o di •destinarla ad investiimenti non selezionati i,n base a sani criteri di produttività. E non solo si deve costituire il fon·do-progetti, lo si ,deve reintegrare mano a mano che i progetti selezionati come più urgenti e più convenientemente attuabili vengono i1 nseriiti negli attuali pro 1 grammi operativi. Comunque sia, la disponibilità di proget·ti pronti per l'esecuzio1ne non ap1pena i fo1 ndi siano disponibrili permetiterebbe di evitare costosi ritaridi e costosi errori. Naturalmente, i.I piroblema della progettazione esecutiva, della disponibilità 1di pro,gettii pronti, s.i po1 ne sia per quanto riguarda !'·attività dell'amministrazione ordinaria e straordinaria, sia per quanto riguarda l'attività delle Regio·ni. Ma co,me risolverlo, questo problema, con rife~ rimento all'attività del1le Regioni? Ot1este no•n possono, e no,n devo,no ripro·durre alila Io,ro scala la masto,donti 1 ca macchina dello Stato. Né d'altro canto po1sso·no devolvere del tutto agli enti locali dei livelli sottos,tanti le funzio-ni che ad esse si vogliono attribuire per quanto· concerne le infrastrutture e quindi anche e priima di tutto la pro,gettazio•ne deLle i•nfrastrutture di com:petenza regionale. No·n so·no· certamente i comuni che potrebbero assicurare quel flusso dri buoni progetti che è necessario per la riu,scita della pro·grammazio·ne pluriennale. La soluzione potre·mn10 trovarla forse in una formula di Agenzie specializzate, cui affidare, sul mo,dello di altri paesi, la resp·o·nsabilità di alcuni dei servizi di competenza regionale. Dovrebbe trattarsi comunque ,di organirsmi ·dotati di auto,no·mia tecnico-amministrativa, gestiti con criteri aziendali, operanti sulla scala territoriale ritenuta ottima ai finj della produzione e gestio 1 ne d1 ei servizi o dei beni pubblici che sarebbe di loro responsabilità produrre e gestire. In taluni casi, quindi (acquedotti), tali Agenzie potrebbero avere un raggjo di intervento subregionale. 187 _ Bibliotecaginobianco

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