,, ·' Ceausescu e l'ombrello di Nixon apparsi sui giornali numerosi articoli, che danno l'esatta rappresentazione dello stato d'animo del gruppo dirige11te sovietico. Fra i primi ad apparire, è stato un articolo del settimanale « Novoe vremja », in cui si ricordava che « l'Unione Sovietica è la garante del socialismo nei paesi dell'Europa orientale e che qualsiasi tentativo di attentare alla costruzione socialista in questa zona provoca un'immediata risposta da parte dell'URSS » e si affermava che i paesi comunisti sono minacciati da forze che, « partendo da considerazioni congiunturali nazionalistiche », n1irano a modificare « l'orientamento economico per quel che si riferisce alla collaborazione fra i paesi socialisti » e, come rimedio, si raccomandava una più stretta collaborazione all'interno del Comecon. Mo1lto più dura la « Pravda » del 3 agosto. In un articolo intitolato La difesa· del socialismo, dovere internazionale dei comunisti, l'organo del PCUS, prendendo lo spunto dall'anniversario della riunione di Bratislava, che precedette l'i11vasione della Cecoslovacchia, cita, dal docu·mento che venne allora approvato, la frase in cui si afferma che « i partiti fratelli no11 permetteranno a nessuno di insinuare un cuneo tra i paesi socialisti e di minare le fonda1nenta del sistema socialista ». L'allusione a Nixon è ancora più esplicita, quando si dice che « i nemici del sistema socialista non l1anno abbandonato i tentativi di minare le sue fo11damenta ». Alla Romania - sempre, però, senza farne menzione - si ricorda cl1e « le conquiste di ogni paese socialista costituiscono un patrimonio comune di tutto il sistema socialista nel suo complesso ». e che « l'appoggio nel sostegno e nella difesa di queste conquiste rappresenta un dovere iniernazionale, comune a tutti i paesi socialisti ». Dopo un appello all'unità e l'invito a non fare una politica estera per conto proprio, la « Pravda » afferma che le « differenze di vedute » non devono i11crinare l'u11ità nella lotta all'imperialismo. Diversamente, si lascia capire, i paesi fratelli dovrebbero reagire co,me per la Cecoslovacchia: « il tempo, con tutta evidenza, ha confermato che i provvedi1nenti adottati dai paesi fratelli per rafforzare le posizioni del socialismo, per la difesa collettiva delle realizzazioni socialiste, si sono dimostrati assolutamente giusti e tempestivi ». Le critiche dei sovietici hanno trovato eco anche negli altri paesi comunisti. Il PC bulgaro, che, in qua11to a fedeltà, sta al PCUS come l'Albania sta alla Cina, ha riproposto una versione della dottrina Breznev, che sta fra il tragico e il comico: « nessuno può togliere il diritto a un paese socialista di far sostenere le sue conquiste dai paesi socialisti amici e nessuno può impedire all'amico di soccorrere l'amico nella sventura ». · Ma non sono solo i com,menti della stampa a darci l'idea della riprovazione dell'URSS e dei PC filosovietici per la condotta dei rumeni. 179 Bibiiotecaginobianco
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