Enrico Vitiello opposto il veto alle tesi integrazioniste di cui si era fatto .portatore Kruscev. Nel 1964, la crisi in atto si era ulteriormente aggravata in seguito alla proposta del sovietico Valev di costituire un co·mplesso economico interstatale fra URSS, Romania e Bulgaria. I rumeni, che, oltre a sentirsi minacciati quale entità r1azional~ autonoma, vedevano compromesso lo sviluppo multilaterale della propria economia, respinsero fermamente la proposta, ma dovettero, accettare alcune modifiche all'attività del Co·mecon. Si trattava, però, di modifiche di carattere formale e l'autonomia di ciascuno Stato non veniva, nemmeno minimamente, intaccata. Negli ultimi te1npi, però, i sovietici erano divenuti sostenitori della pianificazione sovra11azionale, cui i rumeni si sono opposti, nel timore che i paesi meno sviluppati dal pt111to di vista industriale, come è appunto la Ro1nania, avessero poco o niente da guadagnare. Sono, invece, riusciti a far passare la loro proposta di rafforzare i legami fra i paesi del Co1 mecon, fermo restando,, però, il principio della pianificazio11e r1azionale. Si tratta di un successo di estrema importanza poiché consente al paese di determi11are liberamente le linee di sviluppo della propria economia. Non contenti, i dirigenti rumeni hanno voluto ribadire la loro autonomia da Mosca e dal blocco comunista anche sul piano politico. Per ridimensio11are il significato dell'atteggiamento tenuto alla co11ferenza dei partiti comunisti e per spazzar via ogni illusione di cedimento nei co11fronti dell'URSS, hanno scelto un gesto clamoroso, « provocatorio », come l'invito a Nixon. Le prime reazioni dei sovietici sono state molto dure e solo in un secondo tempo c'è stato un ammorbidimento. Dopo un editoriale della « Pravda » dal titolo, minaccioso - Non è tempo di apertilre -, col quale si richiamava110 i rumeni ai doveri della _« solidarietà socialista », e dopo l'an11uncio dell"invio di u11a sqt1adra navale a Cuba, c'è stato il discorso più disteso del ministro degli Esteri Gromyko al Soviet Supremo. Il discorso di Gromyko è molto importante, poiché ha messo in luce abbastanza cl1iarame11te, dietro le asprezze polemiche e le parole minacciose, la fedeltà dell'URSS al principio della coesiste11za e la volontà di trattare con gli Stati Ur1iti, non solo per quanto riguarda il problema delle ·armi strategiche. Eppure, ormai non v'è dubbio, il viaggio di Nixon in Romania è stato concepito in funzione antisovietica. Mosca, tuttavia, ha cercato di nascondere la sua irritazione ed ha evitato accuratamente gli attacl1i diretti contro Nixon e gli Stati Uniti. Questo evidentemente perché l'URSS, nell'eventualità di una guerra con la Cina, vuole coprirsi le spalle in Occide11te per poter co11centrare la· sua attenzione sul fronte orientale: e la garanzia potrebbe essere data soltanto da un accordo globale con gli americani. 176 Bibiiotecaginobianco
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