FRONTIERE Ceausescu e l'ombrello di Nixon di Enrico Vitiello La visita di Nixo11 in Romanja si è appena conclusa. Se è prematuro far~ previsioni circa le conseguenze che essa potrà avere sullo sviluppo delle relazioni Est-Ovest e sulla posizione internazionale della Roma11ia, è possibile, tuttavia, analizzare le cause che hanno spinto i rumeni a tentare questo approccio con gli Stati Uniti, così come quelle che hanno indotto gli a1nericani a mettere piede i11 una zona, che, secondo gli accordi di Yalta, appartie11e alle sfera d'influenza sovietica. Perché Nixon ha lanciato questa specie di sfida all'Unione Sovietica e perché la Ron1ania si è arrischiata, a11cora una volta, a pestare i piedi del vicino gigante? Cosa cerca110 gli america11i nell'Europa Orientale e cosa si ripromettono i ru111eni da questo avvicinan1e11to agli Stati Uniti? - Per la Romania, i « colpi di testa », i gesti cla1norosi e le prese di posizione autonome, spesso in co11trasto con Mosca, non sono una novità, tanto che negli ultimi anni g]i osservatorj di politica internazionale hanno comi11ciato a parlare sem1Jre più insistentemente di un e< nuovo gollismo·». Il parallelo, in verità, 110n ci sembra corretto per la diversità di concezione tra la politica estera rumena e quella del generale. D·e Gaulle coltivava il sogno di una « grande Francia » che, sganciandosi dagli Stati U11iti e alle11tando i vincoli con l'alleanza occidentale, acquistasse un ruolo aulono1no nell'an1bito della comunità internazio11ale. Ceausescu, invece, sapendo di non essere a capo di un paese forte e ricco come la Francia e con1unque più realistico del generale non aspira a posizioni di prestigio internazionale, bensì mira al rafforzamento della posizione ro1nena nei confronti degli altri Stati e, in particolare, mira a liberarsi della tutela sovietica. L'URSS pretende di esercitare su Bucarest una duplice tutela: una di ordine politico-militare, includendo la Ro1nania nella sua sfera di influenza; l'altra di natura ideologica, come Stato-guida del comunismo internazionale. La strategia di Ceausescu deve, quindi, articolarsi necessariamente in due momenti. 11 suo sembrerebbe un nazionalismo ad uso 171 Bibiiotecaginobianco
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