Sergio Gagliardo incrementi della produzion•e siderurgica dei sei paesi sono stati dovuti per oltre un terzo, ossia per il 36%, ·a quella italiana. Il quadro comunitario diverge, ·dunque, nei suoi aspetti interni. Restando- fermo che tutti i paesi del MEC hanno portato a termine notevo,li p·rogressi di ammodernamento, negli. ultimi an11i, la differenza tra l'aumento, dell'industria siderurgica italiàna rispetto a quella dei p.artners è stata questa: all'aumento della produttività dei « cinque » non ha corrispo,sto un pari incremento della domanda inter11a o delle esportazioni; all'au,mentata produttività -dell'industria nazio·nale ha corrisposto, invece, un più che proporzionale incremento sia dei consumi interni, sia delle esportazioni ·di prodotti semilavorati. L'Italia ha registrato nel 1968 un incremento del reddito nazionale lordo superiore a quello delle principali eco·nomie 01ccidentali. Questo incremento è stato determin·ato - per quel che riguar,da la componente « acciaio » - più da fatto 1 ri interni (considerevole incremento della do-manda nazionale) che da fattori esterni. Negli ultimi mesi è stato messo in evidenza, tuttavia, un vigoroso processo di ripresa congiunturale delle economie esterne; tale ripresa non potrà che incidere in maniera co11siderevo1e su un ulteriore incremento del reddito nazionale. I fattori di sviluppo endogeni che operano in Italia abbisogneranno, quindi, di quantitativi crescenti di acciaio·. Data la stretta correlazione che esiste tra il saggio di sviluppo globale del paese e la domanda di acciaio, è p1revedibile che questa debba espandersi a livelli assai soste11uti, sia pure i11feriori a quelli record del 1967: è questo il secondo « rou11d » a favo re delle tesi per la creazione di u-,,i nuovo centro siderurgico nel p·aese. 5. Le prospettive del settore. Nel 1963, 10 milioni 200 mila tonnellate; 13 milioni 600 mila tonnellate nel 1966; 16 milioni 300 mila tonnellate 11el 1967; 17 milioni di to,nnellate n,el 1968: questi i -livelli crescenti della produzione italiana di acciaio, nell'arco di appena sei mesi; e la produzione continua ad essere asso1 rbita integr'almente dal mercato interno. L'impennata è, dunque, elevata e costante. Tale, in ogni caso, da giustificare la già rilevata constatazio·ne relativa al nostro p·aese, massimo importatore di acciaio negli ultimi anni, dopo gli Satti Uniti d'America. L'Assemblea ordinaria dell'Assider ha fatto conoscere a11che i dati più recenti del settore. L'aumento del consumo di acciaio nel 1968 non ha raggiunto 1 i livelli co,nseguiti nei due anni precedenti ( + 17,2% e +20,5%); tuttavia, esso, è stato maggiore del 6,8% rispetto al già fo,rte 168 Bibiiotecaginobianco
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