' Argomenti 1) Un primo squilibrio dell'industria siderurgica comunitaria, sconosciuto a quella italiana, è stato quello tra la pro,duzione e la capacità produttiva. Ad esempio, l'aumento della produzione co1 munitaria nel 1967 - frenato dalla lieve entità dei consumi interni e dell'esportazione - non ha corrisposto alla cap·acità inutilizzata. La continua opera 1di rinnovamento, degli impianti, determinata dal già rilevato fenomeno di a1nmodernamento tecnologico, ha fatto aumentare la capacità produttiva di acciaio senza tuttavia che si trovasse un comprato,re, all'interno o all'estero, di pari capacità di assorbimento. L'Italia, sotto questo, profilo, si è venuta invece a dotare di impianti t~cnologicamente sottoposti a continui rinnovamenti, la cui capacità produttiva è quasi del tutto aderente alla produzione annua. 2) Un altro motivo di squilibrio, anch'esso sconosciuto• alla sideru1rgia italiana, riguarda i rapporti nell'area comunitaria tra l'aumento della produzione ed i consumi interni. Sempre nel 1967, il consumo comunitaria si è accresciuto di sole 600 mila tonnellat·e di acciaio. Se però si guarda all'interno di questo dato·, si nota come un effettivo sviluppo si sia avuto soltanto in Italia, con un aumento dei consumi pari a 2 milioni 400 mila tonnellate, di fronte a una diminuzione dei consun1i di un milione 800 mila tonnellate negli altri paesi. 3) Un terzo motivo di squilibrio ha riguardato, infine, l'esportazione di prodotti siderurgici. Il favorevole andamento ,dei co,nsumi ita-- liani no,n solo ha consentito di assorbire tutta quanta la produzione nazionale, ma ha co1 ntribuito in maniera determinante ad assorbire quan-- titativi crescenti di acciaio dalla stessa area comunitaria. Le impor-- tazioni avevano, già raggiunto i 3 milioni 200 mila tonnellate nel 1966 e sono state ancora più elevate nel 1967, con 3 milioni 700 mila tonnel-- la te di acciaio 14 • La situazione è stata, quindi, in Italia molto diversa da quella della Francia, Gerimania e del Benelux. La pro,duzione siderurgica italiana - sostenuta da una vigorosa do1 manda interna, che invece è stata assente O· debole negli altri paesi - è passata dal 2,5% del 1960 al 3,2% •della produzione mon,diale, stimata l'anno scorso, in 529 milioni di tonnellate ·di acciaio. ·Contem,poraneamente, essa è passata dal 13,4% del 1962 al 17,2% del totale CECA, valutato. in 89,9 milioni di to,nn·ellate nel 1967. In so1 stanza, quindi, gli 14 Dal canto loro, le esportazioni italiane, effettuate anche a difesa del mercato, sono rimaste stab•ili sul livello del 1966 (2,8 milioni di tonnellate); il disavanzo della bHancia siderurgica nazionale è passato, pertanto, da 400 mila a 900 mila tonnellate. 167 Bibliot~caginobianco
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