Nord e Sud - anno XVI - n. 116-117 - ago.-set. 1969

Rocco Palestra che la gente se ne vuole andare. Anche gli acquisti di picco,li pezzi di terra - uno·, dt1e, tre ettari al massimo, - indicano che la gente non ha intenzione di partire. Certo, v'è una aliquota di persone che va via definitivamente, ma si tratta di giovani cl1e, avendo conseguito un diploima, tro,vano un posto, altrove, metto,no s~ famiglia e restano do,ve è il lavoro. Artigiani, agricoltori o, contadini che emigrano e si stabiliscono altrove rappresenta110, un'aliquota bassa; del resto molti conservano la casa e più spesso ancora il campo,, magari un fazzoletto di terra. Co1ne scriveva Galbraith nel 1956 a proposito delle terre povere degli Stati Uniti e del Ca11ada, « la gente 110n sparisce ». È un fatto del quale bisogna rendersi conto e cercare di trarne le conseguenze. Questi acqui,sti di terra e di case, mentre danno all'acquirente un senso di sicurezza (aver so,ddisfatto due necessità fonda,mentali, il tetto ed una parte almeno del sostentamento), aggravano la situazione economica locale, perché, fra11tumando ancora più la terra, ostacolano la formazione di aziende sufficientemente ampie per avere u11 valore economico-sociale. A proposito delle rimesse degli emigranti vi è anco,ra da dire che esse arrivano come n10,neta estera di cui lo Stato ha biso,gno per i commerci e per i suoi rapporti intemazio·na,li. Le rimesse ra,ppresenta110 quindi, senza a1 lcun.a spesa per lo Stato, un mezzo, di scambio, o· magari di prestiti agevolati a paesi sottosvilup·pati. Ma non biso·gna dimenticarsi che c'è un paese sottosviluppato ch'è nostro, le nostre terre alte, né dobbiamo dimenticarci di quegli uomini sottosviluppati che sono, gli emigranti. Se si vorrà promuovere lo sviluppo dell~ colline, occo,rrono nuovi incentivi e non tutti sotto forma di fi11anziamenti a fo,ndo perduto· o di prestiti agevolati. Occo,rre qualcosa di più e di altro. Mo1lto potrebbero fare i Centri di Assiste11za Tecnica. La Cassa ne ha istituiti alcuni, ma per la sola agricoltura. Bisognerebbe crearne di nuovi ·p·er agire ancl1e sull'artigianato e sulla piccola industria. La Shell Italiana ne istituì uno a Borgo, a Mozzano, in Garfagnana, una dozzina d'anni or sono; ed il Centro ha fatto ottima prova. C'è in proposito una relazione conclusiva della Shell molto favorevole: la produzione, sia agricola che artigianale, è cresciuta; s'è costituita qualche coo•perativa; le paghe o,peraie sono salite; l'emigrazione è diminuita. Un seco,n,do Centro fu fo·ndato dalla Esso Standard Italiana in Basilicata, ad Avigliano. Un'a111pia relazio11e fu pubblicata sulla rivista « Centro Sociale » (n. 57-60, del '64 ). Il Centro non ebbe lunga vita: la Società ritenne O·pp·ortuno chiuderlo. È difficile comp,rendere il perché 150 Bibliotecaginobianco

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