Filippo Scalese der11e e progredite, in grado di produrre a cos1 ti inferiori, mentre non apporta che benefici scarsi o nulli alle aziende arretrate. Così l'arretratezza permane, il livello dei prezzi non varia e le eccedenze crescono. Ora, compiuta l'integrazione dei mercati agricoli, nella persuasione che la politica dei prezzi garantiti con·duce inevitabilmente a1d un vicolo cieco, la Commissione ha spostato· il tiro dai mercati alle strutture agricole, proponen,do, in sostanza, una progressiva riduzione dei contributi a sostegno dei prezzi ed un co,rrispettivo, p,ro1 gressivo aumento degli aiuti a favore delle strutture. « È illusione credere che una politica ,di mercato e di prezzi possa ,da sola apportare un im,portante contributo al miglioramento del tenore di vita della popolazione agricola ». La « chiave di volta » del progetto « Ag1ricoltura 80 » è costituita infatti da una radicale rifor1na delle strutture ,di produzione « .• .indispensabile per garantire agli agricoltori un red·dito ed un tenore di vita analo,ghi a quelli degli altri lavoratori della società industriale ... Il problema delle strutture agrarie in Europ,a non consiste nell'elevato numero delle piccole aziende, bensì nella circostanza che, per effetto dell'evoluzio·ne generale, un numero sem.pre crescente di aziende agricole viene confinato nella categoria delle aziende marginali». Co.sì il progetto prevede che nel prossimo decennio le attuali aziende tendano a trasformarsi in veri e propri ateliers agricoli: p•rima le « Unità di Produzione » (UP), aziende co,n dimen 1sioni ottimali, poi le « Imprese Agricole Moderne » ( IAM), le « officine veridi » gestite co,n criteri ed abitudini mutuati dall'industria, nelle quali « l'equilibrio fra i vari fattori di produzione, e ·segnatamente fra la mano,do1 pera da una parte e la terra ed il capitale dall'altra, sia tale da permettere red1diti e co1 n·dizioni di vita so,ddisfacenti ». Nello stesso periodo di tempo, la superficie agricola utilizzata dei sei paesi dovrebbe ridursi di almeno 5 milioni di ettari « insufficientemente redditizi: una parte delle superfici rese libere sarà destinata a finalità ricreative e di salute pubblica ... co,me ad esempio parchi naturali e misure intese a facilitare l'acquisto di case di vacanze nelle regioni rurali ». La maggior parte sarà tuttavia rimboschita (4 milioni circa di ettari); ciò contribuirà a ridurre « il deficit forestale annuo della Co,munità (che) espresso in eq_uivalente-legno greggio, ammonta a 50 milioni di mc. e dovrebbe raggiungere gli 88 milioni di mc. nel 1985 ». Adeguate misure sono previste per risolvere i problemi connessi con ila progressiva produzione delle superfici coltivate. ·Conten1poraneamente, la po1 polazione agricola europ•ea dovrebbe diminuire dagli attuali 11 milioni di persone a circa 6 m~lioni, scendendo 142 Bibiiotecaginobiànco
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