Nord e Sud - anno XVI - n. 116-117 - ago.-set. 1969

FiliJJpo Scalese della progra,mmazione economica, con la quale la questio11e 1neridionale assume una rico,nosciuta ed ufficiale dimensione nazionale. Con la pro·gran1,mazione cioè viene e co'nfigurarsi - a monte del processo di industrializzazione del Mezzogio,rno, anzi della politica di intervento ·p,ubblico per stimolare tale processo ~ un'alternativa che è un preciso problema politico: se, lo svilup 1 po economico italiano debba essere lasciato in balìa della « forza ,d'inerzia » degli investimenti cI?-esi agglomerano e si diffondono in una sola parte del paese, o no-n piuttosto guidato dalle autorità pubbliche preposte alla pro,grammazio,ne nazionale, le sole in grado di promuovere uno svilup 1po territorialmente più equilibrato·. Posto in tal mo1 do il problema, la questio·ne meridio-nale esce dal limbo delle affermazio 1 ni di principio per scendere sul terreno delle cose concrete. In una società le cui forze economiche hanno accettato il princi1pio di sedersi insieme al tavolo della pro 1 grammazione e di dialo 1 gare con i pubblici poteri sui modi, sulla direzio-ne e sul ritmo dello sviluppo eco,nomico, la scelta non poteva essere che la seconda. E, sia pure fra difficoltà ed incom,prensioni, si va sempre 1più diffon·dendo la convinzione che la localizzazione degli investi,menti decide no,n solo l'avvenire delle regioni meri,dionali, ma il tipo, di svilup1po economico in tutto, il paese. In altri termini, si va affermando il concetto che se i pubblici poteri, orientando opportunamente gli· investimenti industriali, saranno in grado di evitare che una valutqzione di mera, e probabilmente miope, convenienza economica ostacoli la « civile urbanizzazione » del Sud, essi saranno anche e contempo 1 raneamente in grado di evitare un « miserabile urbanesi,mo » del Nord. Se è vero, infatti, che la progressiva concentrazione degli investimenti nel No1 rd continuerà ad im·poverire il Sud di forze di lavoro, centri decisionali, attività, servizi, ecc., non è men vero che essa ingigantirà quei noti e gravi feno1 meni di co,ngestione, presenti in tutte le grandi aree industrializzate e quindi anche nel « triangolo » italiano. So,no due aspetti di uno stesso pro,blema, due facce di una stessa medaglia: se l'obiet~ivo, la soluzione del problema storico meri 1dio,nale resta sempre quello dell'unificazione economica ,del paese, si tratta di sapere, alla luce di ciò che sta avvenendo in questi anni, se il problema stesso si ponga ancora nei termini meridionali 1 stic1 di industrializzazio1ne del Sud, o· non piutto 1sto in termini nazionali di conseguimento di uno sviluppo 1 territorialmente equilibrato, donde discende - imperativa - l'esigenza di industrializzare il Mezzogiorno. E cioè se il prezzo che· la collettività nazionale si accolla per favorire l'industrializzazione del Sud non vada meglio definito come prezzo da pagare per co·nse140 Bibiiotecaginobianco

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