' Argomenti nel bipartitismo esistente, per modificare dall'interno i rapporti di forza. La strada sarebbe forse più difficile, ma la situazione non sarebbe sostanzialmente diversa da quella del pluripartitismo. La realtà è che non sono le formule o gli strumenti giuridici, elettorali o meno, a risolvere i problemi politici. Questi richiedono soluzioni politiche, e non altro. L'inso·ddisfacente situazione attuale no·n si risolve quin1di modificando la legge elettorale (cosa che del resto fu tentata anni fa, e produsse una seria crisi), e d'altra parte resta da dimostrare che, senza tale riforma, la politica italiana si avii all'impotenza della penultima Repubblica francese. Oggi l'elettore, fatto il suo dovere ogni cinque anni, rimane estraneo alle scelte politiche; non si può dire dunqt1e che tale sistema realizzi la democrazia voluta dalla Costituzione. L'elezione del Parlamento rappresenta un momento di democrazia insostituibile, ma realizza una partecipazione occasionale ed indifferenziata del popolo all'attività politica. Viceversa, occorre un impegno articolato e continuo, a tutti i livelli ed in tutti i campi; bisogna fa·vorire, in altre paro·le, l'impegno politico diretto di tutti i cittadini, in tutti gli ambiti territoriali e settoriali in cui essi sono inseriti: una diffusione capillare dell'autogoverno, per poterne rendere partecipi e protagonisti il maggior numero possibile di italiani. In questo senso le autonomie locali volute dalla Costituzione rivelano tutto il loro valo1 re democratico. In tal modo certamente si accentua il pericolo del corporativismo. Ma l'impegno degli organi centrali, sia di diritto, sia soprattutto di fatto, cioè delle dirigenze dei partiti, deve essere rivolto a generalizzare i prroblemi particolari in vista dell'interesse collettivo. Ciò non tanto come spinta dall'interno (pure auspicabile, ma che potrebbe funzionare anche adesso, e non funziona), ma invece come necessità imposta dalla pressione di tutti i molteplici interessi particolari. Oggi questi ultimi si esp1 rimono in maniera insufficiente, incompleta ed incontrollata: domani, se tutto il popolo sarà protagonista quotidiano delle scelte politiche, i vari interessi particolari si presenteranno ai vertici in maniera più sentita e pii1 controllata, e sarà giocoforza per i dirigenti delle segreterie, per gli uo,mini politici responsabili e sensibili, impegnarsi a fondo nella loro conciliazione e nella scelta finale. In tal modo '1a spinta dal basso imporrà a chi guida la politica del paese di occuparsi veramente dei problemi reali. Forse sarà un'illusione, che i fat,ti smentira,nno puntualmente; ma non è detto che debba necessariamente accadere così; anzi, il funzionamento o meno ·del sistema proposto dipenderà dalle .decisioni degli uomini chiamati ad applicarlo; in altri termini, sarà un fatto politico. 135 · Bibliot~caginobianco
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