Nord e Sud - anno XVI - n. 116-117 - ago.-set. 1969

... Salvo Ponz. de Leon nando Galli, il redatto 1re del ' Telegrafo', ha fatto davvero un libro, 97 pagine, titolo Ermanno, busta di celloplzane sigillata, fascetta gialla, Tutto sul caso Lavorini, prezzo 1.000 lire. Ne ha venduto· 20 mila co·pie ». E « Panorama » ha anch'esso cercato di evitare di scade·re nel banale, correndo dietro a tutte le storie, limitan,dosf a rilevare che « una città che fino· a cinquant'anni fa era poco più di un villaggio· di pescato 1 ri, oggi, in estate, ha più di centomila abitanti », e sottolineando co1 me l'incremento di benessere circoscritto ad un tempo sostanzialmente breve è il primo elemento· di una distorsione di costumi. Quesa co,nstatazione era il background di tutto· il caso. Solo che, invece .di essere preso· come paradigma per un discorso sul mutamento qualitativo della pro1 vincia italiana, veniva preso con un tono che andava a mezzo, tra il melodrammatico, l'apocalittico e il patetico. Per il facile palato, cioè, unitamente a quell'altra argo·mentazione che difendeva la vita e le abitudini private dei singoli dimenticando da una parte che c'era un omicidio di mezzo e dall'altra che non necessariamente l'anormalità è la b·ase ,del crimine. Per esempio, « Lo· Specchio» che dice: « Viareggio, cioè la scena, scavalca gli attori. Viareg·gio, una s,patolata di azzurro, un festone di case, una generosa pennellata di verde, quasi una bandiera. Il malconcio vessillo della patria del vizio. Ma l'ultimo atto tarda, qualcosa è successo dietro le quinte, i telegiornali divagano, i giornali a.nche. Dal fatto si sco,nfina al problema di costun1e, cioè al sottofo,ndo del diramma. I ragazzi della pineta, ecco il nuovo romanzo, che si vuo1e imporre. Chi so·no? Forse i pron.ipoti perversi dei ragazzi della via Paal; senz'altro i figli legittimi dei ragazzi di vita. Vivono all'ombra oscena dei pini, le loro vacanze non hanno mai fine; hanno smarrito 1 il senso delle stagioni eccetera eccetera ». Questa roba è stata ammannita per mesi ai lettori, ansiosi di sapere come stavano andando· le cose, sotto la veste di inchieste, servizi, particolari, eccetera. Ma non è finita qui. Per ogni cosa vi era una spiegazione lo1gica o illogica, tenuta a braccetto· da Sigmund Freud esposto con lo, stile del divin marchese, dei romanzi neri e di Bram Stocker. Se un giorno avessero scritto· che un .vampiro aleggiava •per le strade di Viareggio, probabilmente la notizia sarebbe stata gonfiata a tal •punto che tutti - giornalisti co1 mpresi - ci avrebbero creduto.- Persino un uo1 mo come Mino Monicelli si lascia and,are, sull' « Espresso » a espressioni di questo genere: « una città., la Perla del Tirreno, ribattezzata la Sodo·ma della Versilia, coi nervi a fior di pelle, sull'orlo della crisi epilettica di massa, pieD:a di voci, di sussurri, di pettegolezzi, di calunnie ». Questo non è giorn·alismo, ma letteratura d'ap·pendice, dei feuilletons francesi. Ma tutto veniva preso nel calderone delle informazioni. Persino Pier Paolo - 110 Bibiiotecaginobianco

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