Nord e Sud - anno XVI - n. 116-117 - ago.-set. 1969

... Salvo Ponz de Leon chinazione?) scompare di colpo e sopravvive solo con1e tenuissimo filo fino ad un mese dopo, quando anche il cuore cessa di battere. La morte del Meciani (prima quella mentale e poi quella fisica) segna il confine tra il « caso Lavorini » come vero e proprio parossismo di notizie e commenti e il « caso Lavorini » ccJme affare giudiziario cl1e a poco a poco perde di interesse. È anche questo un dato 1 di fatto. Tutto il castello di indiscrezioni, teorie, soffiate, malignità, insinuazioni e particolari - essenzialmente basati sul costruire una sto,ria veritiera attorno ad un personaggio sostanzialmente enigmatico di cui si parla sulla base di tes,timonianze di terzi - crolla di colpo. Morto il Meciani, che im•porta ormai della parola di tre ragazzotti che non hanno più un contraddittore anche se silenzioso e che facilmente possono scaricare su di lui tutte le loro responsabilità? Se il « caso1 Lavorini » fosse stato 1 un giallo scritto, un ro1nanzo o un film, questa conclusione avrebbe fatto imbestialire letto,ri o· spettatori e avrebbe fatto gridare al capolavoro di finezza gli intenditori e gli intellettuali. Pensate, nel momento in cui la verità stava per farsi luce, ogni co,sa viene lasciata in sospeso, al libero· interpretare del singolo. Ma il nostro è un paese dove la ge11te rifiuta le finezze e vuole le cose chiare. Il Meciani non doveva farlo. E così tutto· il sociologismo e lo psicologismo che aveva contraddistinto il « caso Lavorini » raggiunge il parossismo delle situazioni d'emergenza (in mancanza di altro), colorandosi da una parte di rabbia per la soluzione a sorpresa (o meglio, per la non soluzione a sorpresa) e dall'altra di una tendenza a scagionare il Meciani, quasi un tardivo o•maggio alla sua immatura dipartita. Situazione grottesca dal punto di vista dell'etica cui accennavamo· sopra, ma situazione delineatasi proprio in questi termini. I giornalisti si sgonfiano, il caso per.de interesse e alla fine muore. Morte ingloriosa, purtro·ppo, ma la gloria generalmente - almeno nel mondo della stampa - difficilmente si allontana dal sensazionale e la morte del Meciani ha tolto, al « caso Lavorini » proprio quest'elemento: il sensazionale. E così i giornalisti se ne vanno·, restano i corrispondenti e poi anche i corrispondenti se ne vanno e tutto alla fine muore-. Probabilmente queste righe sono l'unica cosa di stampato, che si trova in questi giorni sul « caso Lavorini » do·po che esso ha impazzato per giorni e giorni sui giornali e sui settimanali. Su questi ultimi poi - a differenza dei quo,tidiani - il caso ha potuto assumere dignità letteraria, dando inizio a servizi ,e inchieste lunghe, a·pprofo,ndite, sempre più nuove e sempre più ac•ute nelle interpretazio-ni, sottili e vagamente indigna te, alcune, canzonatorie, altre. Ma tutte info,rmatissime, « esplosive », come i settimanali d'altra parte. 108 Bibiiotecaginobianco

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