.. Girolamo Cotroneo non si dovran110, conoscere le teorie e i lo1 ro autori, le « n.o,zio·ni» in una parola) e si richieda la conoscenza ,di queste ultime. Una terza alternativa non esiste, a meno che non si riduca la scuola a luogo di discussione delle questioni di attualità, a livello dei « circoli di cultura » dei paesi meridionali. l\1a co,munque si vogliano mettere le cose, sia continuando, la tradizione umanistica, sia inserendo le scienze umane, sia riducendo l'insegi1amento a libero 1 dibattito sulle questioni attuali, una cosa è certa: nessun colloquio, nessuna critica potrà mai essere po·rtata avanti se non si possiede una sufficiente base di informazio,ne, di « 110,zioni», perché anche per pa,rlare di calcio occorre sapere i risultati delle partite e le formazioni delle squadre. Paradossi a parte, il problema è serio e mi pare che su di esso si parli forse più di quanto, non se ne sap·pia effettivamente. Persino un giornalista di soli,to acuto ed equilibrato come Marco· Nozza, ha scritto ( « Il Giorno·», 9 luglio 1969) che visitando le varie co,mmissioni d'esame ha inutilmente cercato la « fine del nozionismo ». Ora, l'errore dell'esame tradizionale - di tutta la scuola tradizio,nale se si p1 referisce - non era quello del no.zionis,mo in quanto tale, bensì del nozionismo fine a se stesso e non co,me base indispensabile per l'UJlteriore approfondimento critico: senza sufficiente base di informazione, torno a ripetere, come e di che cosa si può mai discutere? Naturalmente, qui rito 1 rna il veccho argo1 mento della inutilità della riforima degli esa,mi no1 n accompagnata dalla rifo,rma della scuola. Anche questo tuttavia è un falso argomento·, in quanto. il « globalismo » delle riforme è praticamente l'esatto, pendant dell'immo,bilismo, poiché si potrà semp:re dire, co1 me certamente si dirà al momento op•po1 rtuno, che la rifo1 rma della scuola è inutile senza la riforma della società, e così via all'infinito, coime avviene presso gli integralisti della rivoluzione, gli apocalittici sognatori del nostro tempo. Ma a p,arte questo argo,mento, credo che nessuna riforma della scuola, neanche la più « avanzata », eliminerà mai il co.ncetto e soprattutto la funzione delle « nozioni »: o se si preferisce, essendo anche più giusto, dell' « informazione ». Perché continuo a credere non sia no,zionismo chiedere quali siano le opere di Kant, o il periodo sto,rico, il secolo in cui Kant visse; non sarà una mancata risposta a queste domande motivo determinante per dichiarare non ma,turo- un giovane (e per questo ho prima parlato di nozionis1no fine a se stesso), ma dubito fortemente si possa parlare con disinvoltura o co1 n capacità critiche di un autore di cui si ignorino le opere o, il tempo in cui visse ed i problemi inerenti a tale tempo, che potranno essere acquisiti solo a livello di informazione. E no,n parliamo poi della storia: per ritornare alla mia personale espe-rienza, ho cercato 98 Bibiiotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==