Nord e Sud - anno XVI - n. 115 - luglio 1969

Guido Fabiani rispetto a tutte le altre, e dalla considerazione di tutto il complesso di elementi tecnici ed econo1nici prelhninarmente individuati. Le risposte che ci si propone di ottenere, e che variano da zona a zona in rapporto agli obiettivi fissati ed ai vincoli da rispettare, riguardano, per ogni singola area, la futura localizzazione della produzione agricola, l'offerta dei prodotti ad essa conseguenti, la quantità richiesta di fattori produttivi, la domanda di lavoro stagionale ed annuale, specializzato e generico, il saggio di emigrazione (nelle zone in cui non viene fissato come vincolo da rispettare), i costi da sopportare. Ognuna di esse, fra l'altro, potrebbe essere fonnulata in rapporto a ipotesi alternative, in modo da tener conto di tutte le possibili interazioni con gli altri settori produttivi. Riteniamo che l'esposizione di questa ricerca in fase di esecuzione, sia strettamente contestuale al discorso svolto precedentemente. Essa rappresenta un modo di inserire il settore agricolo, con una sua coerenza interna, in un quadro d'insien1e; ma è d'altra parte anche un primo contributo, parziale quanto si vuole (e qui sarebbe bene che la discussione trovasse un ulteriore approfondimento), per fornire un contesto generale alla problematica zonale. Quest'ultima, infatti, se necessita di tutte le maggiori qualificazioni giustamente indicate nell'intervento di Perone Pacifico, e se verrà arricchita da seri tentativi di piani zonali, non può prescindere dal .discorso sul settore agricolo, che si deve comunque svolgere anche a livello territoriale più ampio. È un aspetto del problema questo che non si deve ·ignorare, se si vuole attribuire al momento politico-sociale, a quello tecnico-economico ed a quello operativo la funzione ed il peso che ad essi effettivamente compete nel processo di programmazione. GUIDO F ABIANI 74 BibliotecaGino Bianco

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