Argomenti Per quanto riguarda l'aspetto politico, le condizioni per un processo democratico di programmazione sono sostanzialmente due: un quadro istituzionale che consenta la presa di coscienza, da parte di tutta la società, di poter utilizzare questo strumento di politica economica negli interessi della collettività stessa, e la volontà politica di risolvere i problemi del paese all'interno di questo quadro. Quanto all'aspetto tecnico, .la concretizzazione del contenuto politico della programmazione va risolta nella istituzione di organismi operativi a tutti i livelli e nell'approntamento di tutto il materiale di base per rendere possibili i momenti conoscitivi, normativi e operativi del processo di programmazione. Esula dai limiti che ci eravamo imposti il discorso di carattere politico - che tuttavia va ritenuto preliminare per le implicazioni che indubbiamente esso contiene anche a livello tecnico -; per il momento ci soffermeremo sulla necesisità, priina individuata, di un quadro di riferimento che renda possibile un corretto procedimento di scelta a livello zonale. 3. Non essendo possibile, per le ragioni anzidette, utilizzare a questo scopo gli schemi regionali (cui però non va tal to nulla se visti solo come una prima fase di analisi), rimane da valutare la possibilità di impostare i piani zonali al di fuori dei rispettivi piani r,egionali. Da un punto di vista strettamente metodologico e teorico tale possibilità sarebbe da escludere; ma, come si è fatto notare, gli stessi piani regionali richiederebbero la presenza di un effettivo piano nazionale che indicasse una strategia globale del territorio per larghe fette, strategia da qualificare poi a livello regionale nell'ipotesi che le previsioni del Piano relative ai singoli settori e ai singoli territori formino un disegno unitario e coerente. Che ciò sia mancato è noto a tutti; indubbiamente hanno pesato obiettive difficoltà tecniche, 1na, soprattutto, la volontà politica di non avviare un processo per il momento ancora poco controllabile e su cui sono ancora da giocare molte carte. Ora, se è assurdo rimandare il discorso sui piani zonali a quando il problema della progran1mazionè in Italia avrà trovato completa soluzione, sia tecnica che politica, un pericolo ancora maggiore è- il consentire che i piani zonali, elaborati al di fuori di qual,siasi problematica. generale, o anche solamente settoriale, costituiscano ancora una volta il modo di contrabbandare, per interventi qualificanti, sotto la veste democratica e con presunte giustificazioni tecniche, l'attuale prassi nella 69 BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==