Nord e Sud - anno XVI - n. 115 - luglio 1969

·' Editoriale Ci si chiede: quale consistenza elettorale e quale incidenza politica potrà avere un partito come quello guidato da De Martino e da Mancini? un partito che non vuole dichiararsi socialdemocratico e che, anzi, considererebbe un'offesa questa definizione? un partito che tuttavia non è comunista e non è cinese, ma è in concorrenza con un partito massimalista che si qualifica per le sue inclinazioni cinesi e con un partito comunista che sì qualifica per le sue inclinazioni revisioniste? E quale potrà essere la consistenza di un, partito socialdemocratico come quello. guidato da Preti e da Tanassi? un partito più o meno squallidamente clientelare, vecchio e povero di contenuti sia ideologici che programmatici? Vorremmo sbagliarci, ma a noi sembra improbabile che quanto resta del socialismo italiano possa avere rilevante incidenza sul piano qualitativo e consistenza sul piano quantitativo; c'è da temere anzi che al socialismo italiano rimangano la consistenza elettorale e l'incidenza politica che sono rimaste al socialismo francese. Intanto non c'è più una maggioranza riconoscibile nel Parlamento e n.el paese. Si deve ritrovare una maggioranza e probabilmente, non essendo prevedibile ritrovarla nel Parlamento, la si dovrà cercare nel paese. Elezioni? Quando? Nell'autunno, che si preannunziava già caldo per le scadenze sindacali? O in primavera, dopo le elezioni amministrative e le scadenze sindacali, con alle spalle UtJ periodo di governi senza maggioranza, mono_colori più o meno assembleari? O forse è possibile un governo presieduto da Rumor, col compito di portare a compimento il progran1ma concordavo a dicembre del '68, un governo appoggiato dai gruppi parlamentari che concordarono. quel programma? Allo stato attuale delle cose, all'indomani della scissione socialista, nòn siamo in grado di rispondere e di prevedere. Ma una previsione possiamo farla, sulla base di un giudizio politico: a nostro avviso, coloro i quali sperano ohe la crisi del centro-sinistra possa risolversi in una qualche svolta a sinistra, si illudono; mentre non si illudono coloro i quali sperano che la crisi del centro-sinistra possa risolversi in una soluzione di destra. Sarà, nella migliore delle ipotesi, una soluzione di destra moderata; di destra reazionaria nella peggiore. Le sinistre socialiste e le sinistre democristiane, tanto corrive a denunciare la propria insoddisfazione per il centro-sinistra, comunque lo rimpiangeranno: hanno preso sul serio la contestaziqne, i cinesi, i guerriglieri e l'Isolotto; e non hanno capito che dal maggio del '68, anche grazie alla contestazione, ai guerriglieri, ai cinesi, all'I soZotto, la situazione italiana è s.ull'onda di destra e che soltanto il centro-sinistra poteva stabilizzarla, tenerla al riparo da un'onda che ora, rotti gli argini del centro-sinistra, potrebbe investire anche le istituzioni. 5 BibliotecaGino Bianco

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