Nord e Sud - anno XVI - n. 115 - luglio 1969

Sara Esposito pianificazione, in quanto fornisce lavori scientifici altamente qualificati sulla situazione attuale e sulle eventuali tendenze evolutive che in essa si 1nanifestano. Dal punto di vista didattico, infine, la presenza di un istituto attrezzato significa per gli studenti la possibilità di eseguire una serie di lavori che abbiano un sufficiente grado di approfondimento e che sviluppino le loro attitudini alla ricerca scientifica. Naturalmente un esperimento del genere incontra notevoli diffio.oltà, anzitutto di ordine finanziario. Il reperimento di dati statistici (spesso i dati statistici ufficiali sono inutilizzabili, in quanto perdono di vista il riferimento spaziale), la elaborazione dei dati, l'attrezzatura dell'istituto (macchine di duplicazione, calcolatori, libri, cen.tri di documentazione, ecc.), richiedono investimenti notevoli. Per non parlare del personale necessario, oltre all'équipe di ricercatori. Vi sono poi difficoltà di tipo organizzativo, relative cioè alle dimensioni ottimali che un istituto del genere dovrebbe avere; dimensioni che, tra l'altro, dovrebbero essere tali da permettere sia di svolgere in un periodo di tempo relativamente breve progra1nmi di un certo impegno, sia di seguire at~ tivamente i problemi che si pongono praticamente nella vita della città, dalla localizzazione di un nuovo aeroporto ai problemi di traffico. Vi sono infine difficoltà di ordine ambientale: spesso, infatti, anche nei paesi in cui i fenomeni di congestione demografi.ca ed economica nelle città e di spopolamento di vaste · zone rurali hanno dimostrato la necessità di in.tervenire nello sviluppo industriale e urbano e dove la geografia urbana si trova a uno stadio più avanzato, bisogna vincere l'incomprensione del pubblico per l'utilità anche pratica di organismi simili, sia perché gli studi di cui questi organisn1i si occupano riguardano un complesso di problemi dei quali non· si è ancora presa pienamente coscienza, sia perché in genere è più facile capire l'utilità di un istituto per la pianificazione, per esempio, mentre è più difficile capire l'importanza pratica di studi di geografia che normalmente dovrebbero essere preliminari a ogni lavoro di pianificazione. L'istituto geografico della Technische Hochschule di Monaco ha dunque impostato in maniera originale un discorso nuovo e di grande impegno sulla geografia della città. L'esperimento presenta molteplici aspetti interessanti, ognuno dei quali meriterebbe di essere ulterior-:- mente sviluppato e ampliato. Tra l'altro, a nostro avviso, la scuola di Monaco ha anche il merito di aver cercato di risolvere, su un piano pratico, il problema dei rapporti tra geografia urbana e le altre scienze che. pure si occupano del fenomeno urbano, in particolare urbanistica, economia e sociologia, problema che è senza dubbio se non proprio tra i più complessi, certo tra i più delicati.• Attualmente le opinioni al ri64 BibliotecaGino Bianco

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