Nord e Sud - anno XVI - n. 115 - luglio 1969

Ugo Leone vuole «mandar~» altrove. È proprio per evitare l'ulteriore dirottamento del metano che, il 16 maggio scorso, gli abitanti dei comuni di Ascoli Satriano, Candela, Deliceto, Rocchetta S. Antonio, S. · Agata e Accadia, costituitisi in comitati popolari unitari di agitazione, dopo una « marcia sui pozzi», hanno occupato gli stesisi decidendo, poi, di « continuare la lotta ad oltranza in modo fermo, deci-so, responsabile... fino ad impegni precisi ed inequivocabili da parte di Autorità Governative ». Non si tratta, co1ne abbiamo rilevato, di una manifestazione sterile: non si sono incendiati municipi, ma si è dato luogo ad una manifestazione ordinata quanto massiccia; non si è presentato un generico cahier de doléances, ma l'appello rivolto ai « laYoratori, ai ceti medi della città e della campagna, ai giovani, alle forze politiche e sindacali de1nocratiche » chiedeva di formare un « ampio blocco di forze progressiste per rivendicare e affermare precisi obiettivi ». Obiettivi eh.e sono sintetizzati in un manifestino, diffuso in occasione della marcia, nel quale si chiede un piano comprensoriale di sviluppo economico i,l quale tenga conto: « a) della utilizzazione del me-- taino da parte delle partecipazioni statali e dell'insediamento nelle località più idonee del comprensorio di indust 1 rie di trasformazione di prodotti agricoli, chimiche, meccaniche, del legna1ne, dei fabbricati ecc. utilizzando anche i possibili rifornimenti di materie prime e semilavorati del costruendo petrolchimico di Manfredonia e del sidernrgico di Taranto; b) della utilizzazione delle acque dei torrenti a fini irrigui e di trasformazione agraria; e) del rimboschimento ...; d) degli insediamenti civili e sociali...; e) del diritto di iniziativa da assicurare ai lavoratori e ai _coltivatori diretti per le trasformazioni e degli aiuti agli stessi per associarsi e progredire, ed agli artigiani ed altri ceti medi, tramite una 'Finanziaria ·Pubblica Regionale' ». Richieste, concrete, come si vede. Esse possono esisere economicamente valide, ma potrebbero anche non esserlo: nel primo come nel secondo caso i responsabili della situazione di oggi hanno una grossa colpa, quella, cioè, di non aver saputo fare subito un chiaro discorso, economico eh.e spiegasse con argomenti validi, se e perché il metano non poteva trovare una conveniente utilizzazione sul posto, offrendo, però, altrettanto valide alternative. Invece, ·questo diiscorso non si è voluto e saputo fare, ma ,si sono oullate nell'illusione le popolazioni senza far niente di conoreto. Anzi la SNIA, dopo aver formalmente promesso per anni la realizzazione di una piccola fabbrica (150 posti di lavoro) nella zona del «triangolo», ha deciso di investire in due grossi impianti di fibre poliestere, da ubicare a Napoli e Salerno, gli 11 miliardi di prestito ottenuti dalla Banca Europea degli Investimenti. È questo, comunque, paradossalmente, l'unico merito che viene riconosciuto alla SNIA. Infatti, come ha detto a Deliceto Antonio Grosso, Assessore alla provincia di Foggia, « se due anni fa la SNIA avesse fatto la 'fabbrichetta ', che si volevai, oggi non si -sarebbe verificato il fatto nuovo dell'occupazione della centrale metanifera e di tutto il positivo movimento che ne è alla base». È un fatto, comunque, che il metano è solo uno spunto, per quanto 60 BibliotecaGino Bianco

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