Nord e Sud - anno XVI - n. 115 - luglio 1969

Editoriale sia la grande maggioranza della DC sia la grande maggioranza del PSI, divise l'una e l'altra sulle questioni di potere nei rispettivi partiti, si riconoscevano unite nel giudizio positivo sull'attività del governo e sulla sua volontà e capacità di realizzare il programma concordato. Naturalmente, la DC potrà sempre dire: che il problema del suo interno equilibrio democratico era sulla via della soluzione, che sarebbe stato risolto dal Consiglio Nazionale. E se ora quel problema sarà eff ettivamente risolto, il merito sarà riconosciuto alla stessa DC; se invece non dovesse risolversi, la colpa sarà scaricata sui socialisti: perché la colpa di avere messo in crisi il governo e la maggioranza parlamentare è dei socialisti, in maniera quanto mai appariscente. Dal Comitato Centrale socialista è venuta una sconcertante manifestazione di irresponsabilità politica: non ci son.o stati vincitori, perché la sconfitta ha coinvolto tutti. I socialisti hanno infierito contro se stessi; e lo hanno fatto all'indomani di un discorso di Nenni molto bello e molto lucido, convincente per l'opin.ione pubblica proprio in quanto dettato dalla coscienza dei pericoli che una avventata condotta di questa o quella corrente socialista avrebbe reso incombenti per tutto il paese: ulteriormente esasperando, e prolungando oltre i limiti della ragionevolezza, le conseguenze di un periodo di incertezza che le vicende socialiste - a partire dal « disimpegno» dopo il 19 maggio, e passando per il Congresso dell'autunno scorso, prima, e poco dopo per lo scontro della presunta nuova maggioranza con le componenti residue della vecchia maggioranza - avevano già esasperato. Malgrado il monito di Nenni, si è dunque verificato il peggio: De Martino e Mancini hanno condotto la loro azione in modo sconsiderato dall'inizio alla fine e hanno provocato l'altrettq.nto sconsiderata reazione di Preti e di Tanassi. Ma tutto ciò che Nenni aveva previsto in conseguenza della sconsideratezza degli uni e degli altri, tutti i pericoli che Nenni aveva cercato di scongiurare con il suo appello alla ragione, tutte le reazioni a catena che Nenni aveva indicato come le risultanti di un' analisi politica del resto non difficile, se non per le menti annebbiate dalle lotte di puro schieramento o per i cervelli inariditi dalle astratte e sempre più meccaniche dispute ideologiche, coinvolgono ora i socialisti e, quel che è peggio, non soltanto i socialisti: perché non v'è dubbio che la scissione del PSI, come hanno scritto i giornali francesi, avrà conseguenze sproporzionate alle cause che l'hanno determinata (il titolo di « Combat » è stato: Cancrena dei partiti e crisi del regime). E non è da escludere che, come ha scritto il corrispondente da Roma del « Sunday Telegraph », il socialismo italiano abbia « perduto ormai tutte le speranze di poter diventare una significativa forza politica ». 4 Biblioteca.Gino Bianco

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