Nord e Sud - anno XVI - n. 115 - luglio 1969

Dino Cofrancesco cializzazione dell'azienda. In reaHà, non le gerarchie di fabbrica vanno eliminate, ma la logica stessa della produzione, per la quale i sacrifici umani contano meno dei rifsultati finali; allo stesso modo, se vogliamo sottrarre i rapporti tra gli Stati a11o stato di natura hobbesiano della « guerra di tutti contro tutti», non possiamo accontentarci di eliminare le ingiustizie politiche e ·sociali all'interno di ciascuno Stato; ma dobbiamo eliminare lo Stato stesso, nella sua assoluta, inalterabile, sovranità. 10. La demoorazia e il socialismo sono due rimedi radicali di razionalizzazione e di più equa distribuzione dei priviilegi e delle prerogative di ciascuna compagine statale. Ma non pertanto eliminano la ragion di Stato, anche se rappresentano t,raguar:di etici e politici superiori a quelli che li hanno preceduti. Il commerciante liberale, intuì genialmente Hamilton, non ha meno motivi di litigiosità del dinasta. E del res,to in che modo supereranno la ragion di Stato gli eserciti democratici di Cromwehl nella spietata espressione del cattolicesimo frlandese? In che modo la superano gli Stati Uniti nei riguardi dell'America Latina? E forse hanno ·imparato l'all'te di non tenerne conto i sovietici nell'Europa balcanica o i cinesi nei confronti dei mongoli, dei tibetani ecc.? In realtà, solo il federalismo ha le carte in regola per sruperare la ragion di Stato, almeno a livello teorico, perché solo esso ha elaborato, pur con le inevitabili incoerenze, una filosofia in grado di intendere i motivi profondi dei conflitti di valore e tra gli Stati. 11. Assumendo il termine di conservatorismo non in senso etico-politico, ma in senso etico-metafisico, si può dire che il federalii~mo è una teoria deHa conservazione che trae la srua legittimi•tà dalla consapevolezza della relatività dei valori e dalla conseguente necessità di salvarli tutti, nella convinzione che il permanere de1la sostanza nell'essere il più a lungo possibile è già un valore, anzi è il valore ·supre1no, come teorizzarono Spinoza e la metafisica raziona,lis,ta del '600 e come insegna i1 veochio e scontato adagio popolare che « finché c'è vita, c'è speranza». 12. Nel film di Bunuel La via lattea, si asiSiiste allo scontro tra l'Inquisitore e l'eretico e alla condanna ·di quest'ulti,mo al rogo. È vera la verità del primo o queHa del secondo? È la domanda alla quale le ideologie di tutti i tempi hanno sempre cercato di dare la risposta defini1tiva e iTrefutabile. Solo il federalismo non risponde né in un senso né in un altro, in quanto è sostanzial1mente estraneo al dibattito. Esso sa s,o1tanto - e nel film di Bunuel è la posizione del domeniicano che assiste perplesso alla condanna - che, chiunque dei due abbia ragion·e, è certo che il rogo non risolverà nulla, ma anzi aggraverà il dissenso in una catena di azioni e reazioni, da cui sarà sempre più arduo difstmcaire 11diTitito dal torto, giusta le intuizioni g~iali di G. Ritter. 13. Di qui la pace come finaHtà suprema del politico. Se è vero, come 52 BibliotecaGino Bianco

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