J Giornale a più voci ,• / 5. All'alienazione economica che Marx descrisse in termini impareggiabili, fa così ri,scontro un'alienazione politica, frutto dell'estensione - talora smisurata - dello Stato. Non per nulla Montesquieu voleva per il regime democratico territori pkcoli e omogenei - idea riecheggiata ancora oggi da Schumpeter -; non a caso Tocqueville vedeva nel comune il baluardo della libertà, giusta esigence fatte valere in seguito da tutta .una tradizione anarchica da Proudhon a Bakunin. 6. E tuttavia la razionalizzazione economioa e quella politica hanno dei vantaggi, per lo meno apparenti. La bottega dell'artigiano creatore scompare, ma in compenso l'operaio non è più esposto alla cri 1 si della domanda, non sente più il peso delle responsabi]Hà personali, né è costretto a lottare cont,ro la « fortuna» dei moralisti del Rinascimento. Parimenti il cittadino, ,se, da una parte, non è più il primo di Arpind, dalraltr.a non è il s.e-- condo di rm qualunque borgo, ma di Roma: non ha più la gioia delle strade costruite con. le sue braccia - e talora non solo metaforicamente - ma gode d~l sentimento di potenza e di sicurezza ohe gli procura la vista di strade ben altrimenti larghe e funzionali, che lui non ha contribuirto direttamente a costruiire, ma che indubbiamente ·sono state costruite per lui. 7. Si può dire, in conJClusione, che ciò che nell'azienda è l'interesse del profitto, nello Stato è la ragion di Stato. Come l'azienda non ha ragione di sussi·stere che in vista di un continuo guadagno, così lo Stato non può costituirsi che ai fini di un continuo incremento di potenza e in questo trova la suia stessa ratio essendi. È ciò che comprese con grande lucidità il MachiaveHi. L'industriale può aD1Cheessere personalmente un sincero amante della libertà e delle istituzioni democratiche, ma in quanto industriale non può che rioercare tutte le occasioni propizie al suo profitto (v. i Krupp, tutt'altro che nazis1ti della prima ora!); così i,l politico può volere la pace o la guerra, la giustizia o l'op,pressione di olasse: sempre, comunque, ha il dovere di osteggiare, in quanto politico, tutto ciò che minaccia d'inidebolire lo Stato, di cui rappresenta gli ~nteressi. Questa è la logica autonoma del potere. 8. Nell'azienda moderna tutte le unità piocole e ~edie che sono s,tate assorbite non godono di pari trattamento, né ì loro diipendenti hanno eguali condizioni di lavoro. Nello Stato le cose non vanno diversamente - e per quanto riguarda le strunture sociali e di classe. Nel Gattopardo di Tornasi di Lampedusa i «piemontesi», in cambio dell'union~, allargano un po' di più i quadri dell'élite dirigente siciliana, ma i mezzadri e i cotoni conoscono solo altri pesi: le tasse e il servizio di leva obbligatorio. 9. La democrazia, sia pure intesa nell'aocezione più radicale del termine: · la sovranità popolare diretta e ·senza intermediari di cui parlava Rousseau, è in grado di sruperaire la ragion di Stato, cioè la logica ,autonoma del piOtere? Pensarlo equivale a far coincidere il tramonto del profitto con la so51 BibliotecaGino Bianco
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