... Editoriale I Nei giorni scorsi, quando scrivevamo 'le note della redazione che si leggono più avanti in questo numero di « Nord e Sud», si temeva la scissione socialista, ma ci si augurava che l'istinto di conservazione - non· diciamo il buon senso, e nemmeno il sentimento degli interessi generali e permane7Jti del paese - avrebbe alla fine prevalso: onde il peggio poteva essere evitato ed il meglio poteva essere cercato, senza che rott_ure non riparabili pregiudicassero la possibilità di salvare tutto ciò che meritava di essere salvato, il governo in, prin10 luogo, con il suo avviato programma di riforme, e comunque la sola maggioranza oggi riconoscibile nel Parlamento e nel paese. Ora che ci accingiamo a scrivere l'editoriale, ultimo atto della nostra fatica mensile, siamo co~tretti a farlo sotto il carico di preoccupazioni generali che riflettono un disagio senza precedenti nella storia della nostra Repubblica: siamo entrati nella fase più acuta di una crisi che era già gravissima e che si è ulteriormente aggravata. A testimonianza dei sentimenti che ci hanno animati in questi giorni, non abbiamo d'altra parte voluto modificare i- testi delle note della redazione, ispirati dalla preoccupazione specifica che si potesse insabbiare o ann.acquare la riforma universitaria; riforma che ora, nel contesto della crisi più generale che si è aperta nello schieramento della niaggioranza, non sap-piamo proprio se e come potrà essere portata avanti. E tuttavia sappiamo bene che ormai è in gioco assai più che non l'attuazione di questa o di quella riforma. Il governo presieduto dall'on. Rumor era stato formato dopo difficili e tenaci sforzi; e si sperava che, al riparo dell'attività di questo governo, i partiti che dovevano risolvere il problema della nuova maggioranza, la DC ed il PSI, lo potessero fare più agevolmente. E invece non sono stati capaci di risolvere quel problema: non lo ha risolto il Congresso della DC, che lo ha rinviato al Consiglio Nazionale, e non lo ha risolto la riunione del Comitato Centrale del PSI, che si è conclusa con, la scissione e di conseguenza ha provocato le dimissioni del governo, aprendo la crisi della maggio1".anzaparlamentare. Incapaci, dunque, di trovare una soluzione al problema di un lorq interno equilibrio democratico, la DC ed il PSI hanno rovesciato sul governo del paese le conseguenze di questa incapacità, di tanta impotenza politica. E questo è avvenuto mentre, oon evidente contraddizione, 3 BibliotecaGino Bi'anco
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