Nord e Sud - anno XVI - n. 115 - luglio 1969

Il sindacato nuovo . capace di realizzare gli obiettivi per cui si batte senza ricorrere ad intermediari. Tradizionalmente i sindacati sono sempre stati capaci di negoziare n1ig1iori salari. Ma oggi al sindacato i lavoratori chiedono anche la piena occupazione, la promozione sociale, la sicurezza dell'impiego e un sistema efficiente di sicurezza sociale. In questa situazione i sindacati stanno maturando la· convinzione della necessità di realizzare una distinzione di responsabilità tra sindacati, forze politiche e assetto istituzionale. L'incompatibilità risponde proprio alle esigenze di demarcare la sfera di autonomia del sindacato. Sarà sempre più frequente, in futuro, il fatto che i sindacati si battano per la riforma ospedaliera, quella della scuola o dell'urbanistica, eccetera. Perché solo la realizzazione concreta di queste riforme può migìiorare la posizione .effettiva di reddito e di sicurezza dei lavoratori. A tal fine lo strumento fondamentale rimane l'utilizzazione del potenziale di lotta dei lavoratori da utilizzare per obiettivi precisi e concreti con chiari ri.ferimenti agli obiettivi stessi della programmazione ». Naturalmente gli esponenti del « sindacato nuovo » rivendicano anche altri strumenti. A cominciare dal CNEL, che dovrebbe divenire la sede concreta del dialogo tra i lavoratori, il Governo e i datori di lavoro. Essi desiderano, inoltre, gestire direttamente gli uffici di collocamento; essere presenti in misura maggiore negli organi direttivi deg,li Enti di gestione della previdenza sociale; partecipare attivamente alla politica di addestramento professionale, e così via. Certo tutto ciò non è il mas,simo che si può pretendere da forze sindacali moderne. D'altro canto solo un grande sindacato unitario potrà sviluppare veramente temi che, oggi, appaiono appena accennati. È importante comunque che i sindacati stiano dimostrando la loro capacità di uscire dall'immobilismo del quale sono prigioniere le organizzazioni di massa del nostro paese. Fino a ieri, come si è detto, il sindacato ha camminato « a rimorchio » dei partiti politici. Oggi, recidendo ogni legame di subordinazione con essi, compie una specie di « sorpasso » che giova a tutta la società italiana, e potrebbe rimettere « 1n movimento » gli stessi partiti. MARIO PENDINELLI 43 BibriotecaGino Bianco

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