Nord e Sud - anno XVI - n. 115 - luglio 1969

·' Le ACL! contro la DC impostazione che, se può prevedere un contrasto con gli antichi « poteri » della gerarchia, implica però un tipo nuovo di rapporto con la società, che, in un paese largamente cattolico, può assumere significato egemonico. Con questa impostazione contrasta l'attuale articolazione dei partiti politici, e quindi la stessa DC, che, come · partito di cattolici, di essa è partecipe. Vi sono ancora altri elementi che vanno esaminati. La contestazione mossa alla civiltà « del benessere » ricorda le posizioni antirazionalistiche e anti-liberali, che negavano un valore alla ricerca e al progresso, nei quali potevano annidarsi « gli errori dell'epoca ». Così pure il rifiuto della dinamica storica che vive di contrapposizioni e di antitesi, quel rifiuto che era nelle teorizzazioni di padre Tapparé1li (il quale in nome del diritto naturale affermava che « partiti e giustizia sono incompatibili, essendo la giustizia un tema universale» e conseguenten1ente poteva rifiutare una scelta tra austriaci, piemontesi ed italiani), si affianca, nelle tesi di Labor, al tema dell'ecumenismo, di cui è stravolta in senso politico la natura religiosa, per giungere al rifiuto dell'agire storico sul piano internazionale: il richiamo a tutte le parti, giudicate sullo stesso piano, indipendentemente dai rispettivi atti politici, si risolve in un generico appello all'ONU. Anche il tema conciliare del « dialogo » con i non cristiani diviene per Labor un presupposto politico, più che una disponibilità intima e profonda, quella cioè che ha la sua corrispondenza laica nella civiltà del confronto. È un .motivo religioso, quello del « dialogo», sul quale si verifica il contrasto tra i modi di intendere la Chiesa (preconciliare, con l'autorità assoluta della gerarchia, e postconciliare, in cui la gerarchia riscopre sempre più di essere una delle co1nponenti con un particolare dovere di « servizio ») da cui hanno tratto tutte quelle forn1e di contestazione che si sono manifestate clamorosamente con i « gruppi del dissenso», con la co.. munità dell'Isolotto, con l'occupazione della cattedrale •di Parma, ma che in forme più prudenti, più umili, ma perciò più forti, costituiscono fiumi sotterranei che scorrono alla base di tutta l'organizzazione della Chiesa. È perciò che, se può essere· registrato come il dibattito al Congresso delle ACLI si sia polarizzato sugli aspetti esteriori. di una querelle nei confronti della DC, la valutazione degli osservatori esterni non può che partire dalla ricerca (anche se difficile, per· l'ambiguità dello stes,so testo fondamentale, la relazione di Labor) dei contenuti che sono dietro e sostanz_iano politicamente la fine 27 BibliotecaGino Bianco

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