Nord e Sud - anno XVI - n. 115 - luglio 1969

• La politica di piano in democrazia · mico, una tendenza graduale alla perdita ·di•competitività internazionale, tendenza che impone periodicamente l'adozione di poli, tiche intese a ristabilire l'equilibrio dei conti commer,ciali con. l'estero. Tali politiche hanno a -loro volta la conseguenza di rendere ulteriormente insoddisfaoenti le condizioni del reddito pro-capite (quantomeno per effetto del.la caduta dell'occupazione). In Inghilterra è stata avanzata, più o meno nello stesso periodo in cui essa è stata formulata in Italia, una proposta di politica dei redditi. Tuttavia bisogna distinguere molto accuratamente la diversa accezione che ha avuto la politica dei redditi nel passaggio dal governo conservatore al governo laburista del signor Wilson. La prima richiesta di politica dei redditi, avanzata dai conservatori, era una richiesta simile a quella che, come si è detto, è necessaria in tutti i paesi ·sviluppati; e lo strumento con cui il governo conservatore si prefisse di attuarla fu una · commissione consultiva sui redditi, la National Income Commission, cui le proposte di contratti collettivi dovevano essere sottoposte per valutare se esse eccedessero o meno gli aumenti di produttivrtà del sistema o del settore. Quel primo tentativo fallì perché si scontrò con il problema costituito dal contrasto fra i livelli di reddi;to reale pro-capite possibili per la Gran B·retaigna in condizioni -di sostanziale equilibrio della bilancia dei pagamenti e il reddito reale richiesto dalle organizzazioni sindacali per conto dei lavora tori. Con l'avv:ento del governo laburista, la strategia tentata fu diversa: il governo non ·si propose di mantenere gli aumenti di sàlari e di reddito entro i limiti angusti degli aumenti di produttività che si sono realizzati in questo secondo dopoguerra in Gran Bretagna, bensì di modificare la stiruttura produttiva del paese aumentando lo stock di capitale a disposizione di ciascun occupato. Così facendo, il governo laburista puntava a .due risultati, uno certo e l'altro solo sperato. Il risultato certo è che una maggiore dotazione. di capi tale pro-- capite consente - a parità di tassi di crescita del sistema economico - più alti livelli di consumo pro-capite 8 , e questo ,dovrebbe di per sé rendere più facilmente aocettabili, essendo il nuovo punto di partenza piu elevato, aumenti di reddito pro-capitè annui contenuti entro i limiti di aumento della produttività. 8 Fino ad un massimo che si verifica quando lo. stock di capitale pro-capite è taJ.e da dar luogo a un tasso di profitto non superiore a:l tasso di crescita del reddito. Ma questo è un aspetto di cui possiamo non tenere conto. 19 BibliotecaGino Bianco

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