Nord e Sud - anno XVI - n. 115 - luglio 1969

Giorgio La Malfa 6. Da quanto si è detto dovrebbe apparire chiaramente come i problemi del nostro paese presentino caratteri diversi da quelli dei paesi che in passato abbiano accumulato il capitale in misura sufficiente a consentire, se 1a dom,anda effettiva è mantenuta ad un livello adeguato, il pieno assorbirnento della forza-lavoro. A questa seconda categoria di paesi appartengono certamente gli Stati Uniti, il Canada e 1la maggior parte dei paesi dell'Europa nord-occidentale, inclusa l'Inghilterra. Per questi paesi il problema che si pone è quello di mantenere un tasso di crescita della domanda aggregata capace di assorbire l'aumento della forza-lavoro e di evitare che l'aumento di produttività che si genera nel sistema economico per effetto del progresso tecnologico crei disoccupazione. Poiché questi paesi hanno intensi rapporti com·merciali con l'estero è per essi necessario mantenere condizioni di competitività sul m-erca:to internazionale; e ciò richiede che i loro prezzi siano sostanzialmente stabili o quanto meno crescano in misura minore di quanto crescano i prezzi nei paesi competitori. A questo fine essi hanno bisogno di una politica dei redditi intesa come una politica che mantenga l'aumento dei redditi monetari più o meno entro i limiti di aum.ento della produttività del sistema. Mancando una politica di questo tipo, la spinta all'aumento delle retribuzioni tende a provocare tensioni inflazionistiche che a loro volta si riflettono in un peggioram1ento delila bilancia dei pagamenti del paese. Si osservi in ogni caso che questa politica dei redditi non richiede certamente il blocco dei salar.i, ma solo il loro contenimento entro i limiti di aumento della produttività del lavoro. Del resto aumenti ~alariali di minori dimensioni creerebbero delle difficoltà al mantenimento di un adeguato livello di domanda e cioè difficoltà altrettanto gravi, anche se diverse, di quelle che sorgono per effetto di una crescita eccessiva delle retribuzioni. Per uno di quesd paesi sviluppati, l'Inghilterra, si pone un problema speciale su cui vale la pena di so:fferma:rsi. In Inghilterra, per ragioni troppo complesse da descrivere qui 7 , il tasso di cre-- scita della produttività del lavoro .è troppo basso rispetto alle richieste di aumento delle condizioni di vita della e-lasse operaia; cosicché vi è per quel paese, come conseguenza di questo squilibrio tra le richieste salariali e le possibilità effettive del sistema econo- · 7 Si veda, per una analisi molto lucida della natura dei problemi economici inglesi, lo scritto di N. KALDOR, Economie Growth an.d the Problem of Inflation, part I and II, « Economica», new series, vol. XXVI, 1959. 18 Biblioteca.GinoBianco

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