Nord e Sud - anno XVI - n. 115 - luglio 1969

/ Recensioni in cui gli psicologi e gli antropologi verranno chiamati a far parte delle comms·sioni per i piani regolatori delle nuove città. ALDO CANONICI La riflessione sulla città Fra i connotati più significativi del pensiero sociologico contemporaneo, o comunque tra quelli che ne segnano con maggior evidenza la maturità, vi è il fiorire di lucidi tentativi di riflessione storiografica sulle tappe attraverso le quali si è venuta svolgendo la scienza sociologica. Il fatto poi che questo tipo di indagiine venga compiuta dail sociologo stesso, e non da uno storico « di professione»; la talvolta soarsa familiarità del ricercatore so~ ciologico, anche se sollecitato al lavoro storico, con gli ·strumenti e le tecniche di una storiografia rigorosa; la difficoltà intrinseca di isolare senza equivoci nel composito mondo della cultura moderna le linee evolutive delle categorie del pensiero sociologico, fanno sì che quasi tutti questi approcci risultino, come è stato detto a proposito di uno dei più fortunati tra loro, dei « tentativi difficili». Difficili, ma, forse proprio per questo, più stim~ lanti e provocanti: e ne è conferma i1l recente contributo di Martinotti, Città e analisi sociologica (Ed. Marsilio, Padova, 1968), dedicato alla storia della sociologia urbana. Per la verità, il libro si colloca apparentemente in UJna dimensione più modesta: semplice raccolta antologica di pagine di autori che possono considerarsi « classici de1la sociologia urbana», destinata agli studenti del corso di Sociologia del:la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Ma già la lunga introduzione (cì,rca 100 pagine) in cui Martinotti discute, spesso analitica.mente, le prospettive e le scelte intellettuali 'degli autori che compongono l'antologia e giustifica consapevolmente i criteri con cui 1a raccolta è stata condotta, finisce con l'offrire, superando i limiti di una rapida pre, sentazione dei testi, una vera e propria chiave interpretativa della storia del pensiero sociologico sulla città dal tardo Ottocento ad oggi. Sin dalle prime battute è affrontato l'ostacolo più arduo: determinare l'oggetto della ricerca storica da con1piere; stabHire, cioè, quale genere di rifl-essione ·possa qualificarsi « sociologia ur:bana ». Saranno analizzati - chiarisce Martinotti - « gli autori che si sono occupati specificamente, e con metodo positivo, della città come tipo distinto di organizzazione sociale». Questo comune connotato, pur nella sua elasticità (e quindi indeterminatezza), della quale Martinotti è ,perfettamente cosciente, permette all'autore di riannodare, sul filo di una trama unitaria, tutta la vicenda storica della riflessione sulla città. Questa si è venuta svolgendo « dal tentativo di dare 107 · Bi.bHotec.Gaino Bianco

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