Nord e Sud - anno XVI - n. 114 - giugno 1969

... . . ' . . . ' ·un1vers1ta, r.e.g1on1-c,1tta ~ I . di Ernesto Mazzetti ' \ 1. C'è un punto debole nel disegno di legge di riforma universitaria presentato a metà -aprile in Parlamento dal mini-stiro-Ferrari Aggradi: -e su questo punto debole· non si sono soffermati, ci sembra, neppure coloro che tale testo governativo hanno sotto-- posto alla più attenta -disamina appunto allo scopo di porne in evidenza gli 1 aspetti più discutibili. I1lche è spiegabile, dal momento che l'attenzione di buona parte, se non di tutti, gli « addetti ai lavori» della vita universitaria è da tempo polarizzata intorno alle • _questioni che concernono la posizione del personale _,docente e, in via -subordinata, intorno a quelle riguardanti ordinamenti e strutture degli atenei, dipartimenti e facoltà. Non che si voglia negare l'importanza enorme che a tali questioni va riconosciuta; ma ci sembra necessario che, a dibattito universitario aperto - infuocatamente aperto - vengano fatti valere anche altri argomenti di fondo -concernenti il ruolo che l'univer,sità deve .assumere nella vita del paese e, per conseguenza, che un'attenzione non minore vènga dedicata alle manchevolezze che il testo della riforma presenta· appunto rigua:rido al rapporto tra università e vita del paese. L'elemento di debolezza che a noi pare di rinvenire nel disegno di legge e sul quale non è stata portata finora adeguata attenzione riguarda 1a definizione -delle dimensioni ottimali delle _sedi universitarie e la distribuzione delle sedi sul territorio nazionale. In proposito vi è solo - nell'articolo 26 del disegno di legge, inserito sotto ìl titolo III, dedicato :agli studenti-, l'accenno aHa utilizzazione di mezzi finanziari (,quelli del piano quinquennale universitario menzionato nell'articolo 34) « per l'ammodernamen(b dei complessi universi.tari esistenti e per la costruzione -dei nuovi, in maniera che siano fornirli di strutture atte ad agevolare là vita universita- · ria » . . È idecisam:ente poco, di fronte alile es1gènze sempr~ più avvertite di dimensionare gli atenei secondo cFiteri che consentano 'loro di operare con maggiore efficienza e, soprattutto, di fronte alla ne7 ,.. BibliotecaGino Bianco

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