Argomenti gica dell'imprenditore che con quella del politico interessato a miglio~ rare il benessere della comunità - emerge una certa pressione degli esperti nei confronti dei politici. Ora, se si può ammettere che gli esperti regionali non mirano a sostituirsi ai politici nel compito di programmatori, occorre però riconoscere, in quella loro presa di posizione, una concezione del proprio ruolo che differisce dalla tradizionale natura dei rapporti tra esperti economici e politici. Anche senza il suffragio degli esempi riportati, la documentazione sul problema dei rapporti tra politici ed esperti è assai ricca; scarseggiano tuttavia i contributi per una soluzione definitiva del problema. Generalmente, infatti, si sottolineano singoli aspetti del problema per dimostrare la « supremazia » della funzione dei politici sugli economisti, o viceversa. Riconosciuta la sterilità di una siffatta impostazione, pare perciò opportuno affrontare il problema in termini di una collaborazione più efficiente tra i due gruppi in questione, nel senso che ora cercheremo di chiarire. Innanzitutto, collaborazione più efficiente tra politici ed economisti non significa compromesso tra le rispettive funzioni. Le conclusioni, cui siamo giunti attraverso l'esame di alcune esperienze della p,rogrammazione regionale, non vogliono infatti mettere a tacere i contrasti tra politici ed economisti: al contrario, esse invitano ad approfondire sempre più la figura dell'esperto-economista per rendere meno ambigua la sua collaborazione con il politico. In questa prospettiva deve essere innanzi tutto richiesta, sia al politico che all'economista, una più chiara enunciazione dei rispettivi valori, scopi e metodi di lavoro: solo in seguito ad un continuo dialogo « a carte scoperte » nell'ambito del CRPE, gli organi centralii della programmazione potranno avere dinnanzi a sé un quadro preciso delle istanze regionali e non un mosaico di compromessi. In secondo luogo, vista la necessità che le rispettive funzioni siano chiarite prima di essere messe a confronto, al consigliere economico dovrebbe essere concesso « istituzionalmente », come già avviene in altri paesi 17 , uno spazio di ricerca « libero», non finalizzato a compiti immediati di consulenza ma destinato ad affinare, secondo la libera scelta dello 17 L'esempio migliore, a questo proposito, è offerto dagli economisti che lavorano in équipe con J. Tinbergen presso il Centraal Planbureau olandese. « La specializzazione (degli esperti) si è formata ... probabilmente in conseguenza degli interessi e delle attitudini dei singoli, piuttosto che di ogni astratto concetto di struttura organizzativa ... È chiaro, tuttavia, che i risultati defilo staff di economisti non sarebebro così positivi se il lavoro svolto dovesse essere sempre più volto a fini 'operativi'». R. L. MARRIS, op. cit., pagg. 780-781.Così anche R. Frisch, The Responsibility of the Econometrician, in « Econometrica », gennaio 1946, pag. 3: « Pochi giovani economisti 81 BibliotecaGino Bianco
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