Nord e Sud - anno XVI - n. 114 - giugno 1969

Lanf rane o Senn i settori dell'attività econon1ica: i redattori del piano, limitandosi a valorizzare solo i settori cosiddetti « portanti » dell'economia regionale, temono infatti di vedersi rifiutare il progetto perché troppo parziale rispetto alle preoccupazioni generali del politico 8 • 2. E venia1no al secondo contrasto. Nello svolgere indagini e nel trarre conclusioni sul problema .specifico affidatogli, l'economista corre due opposti pericoli: da una parte, per inserire le sue ricerche in un contesto più generale, rischia di di- .sperdersi risalendo all'infinito al problema precedente 9 ; dall'altra parte, per rispondere alla do1nanda specifica postagli dal politico, rischia di concentrarsi su una sola ipotesi, senza tener conto delle possibili alternative 10 • Per sfuggire ad entrambi questi pericoli l'economista dovrebbe applicare ripetutamente il metodo scientifico ad ogni singola ricerca, in una sorta di processo circolare: formulate alcune ipotesi in base ai propri proto-postulati scientifici, egli dovrebbe procedere all'osservazione dei fenomeni, individuarne alcune uniformità, enunciare delle leggi, verificarne il grado di probabilità e suggerire al politico le norme da attuare. Facendo comunque attenzione sia a non abusare del metodo della« prova ed errore», sia a non rinunciare alla formulazione di soluzioni generali. Il politico, dal canto suo, deve tradurre immediatamente in scelte qualitative le previsioni quantitative dell'economista. Certamente egli avrà preoccupazioni più generali e sarà suo compito inquadrare in un contesto più vasto i suggerimenti dell'esperto, verificarne la compatibilità con altre norme, cercarne la formalizzazione giuridica, prevedere le reaz1on1 dei cittadini ed infine passare all'attua~ione pratica. Il tutto in s Assai significativo, in proposito, è il Primo schema di sviluppo economico dell'Emilia Romagna, a cura dell'Ufficio Stampa e Pubbliche relazioni del CRPE dell'Emilia-Romagna, Bologna 1968. Oltre agli obiettivi « di fondo», individuati nel pieno impiego delle risorse e nella piena occupazione entro il 1980, esso si propone, senza indicare alcuna priorità: · a) il « potenziamento dell'industria emiliana e l'integrazione armonica delle industrie di base con quelle di trasformazione dei prodotti agricoli»; b) lo sviluppo del turismo; c) il miglioramento della rete e deHe infras.trutture dei trasporti (porto di Ra-- venna, autostrada adriatica e grandi strade per l'attraversamento degli Appennini, · infrastrutture delle vie d'acqua interne); d) l'aumento e la razionalizzazione della produzione agricola; e) un assetto urbanistico esemplare per tutto il paese. 9 Cfr. JoHR W. A.-SINGER H. W., The. Role of the Economist as Offi.cial Adviser, Londra, Allen and Unwin, 1955, p. 23. 10 Molto efficacemente, Johr e Singer ( op. cit., p. 12) paragonano questo atteggiamento dell'economista a quello di un giudice che affronta un processo già deciso a verificare solo l'ipotesi che l'accusa gli sottopone, senza ascoltare la dif~sa. 78 BibliotecaGino Bianco

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