I I . ' I Argomenti nuziosi disegni urbanistici » e « lavori manuali di buona fattura » privi, tuttavia, di vere ipotesi di sviluppo 4 • All'economista, in particolare, è stato chiesto di « verificare » la validità dello schema di localizzazione industriale già predisposto da ingegneri e urbanisti e avallato dai politici 5 • Con queste premesse - e a causa delle ambigue disposizioni di alcune circolari ministeriali, variamente interpretate a sostegno delle diverse tesi - è ragionevole prevedere difficoltà nella collaborazione tra esponenti economici e politici. Dai due esempi si possono trarre alcune considerazioni in merito al contrasto tra i diversi sistemi di valori dei politici e degli esperti. 1) L'economista che si occupa di metodi e progetti di sviluppo usa nelle sue formulazioni alcuni termini, solo apparentemente neutrali (implicitamente dotati, invece, di connotati di valore). La genericità dei termini usati, oltre a rendere difficile ad altri studiosi il controllo e la verifica delle ipotesi 6 , offre al politico la possibilità di interpretare ed attuare variamente le conclusioni e i suggerimenti degli economisti. 2) Gli economisti sono spes,so influenzati, nel condurre le loro investigazioni, dagli ideali che si n1anifestano nella collettività a cui appartengono e dalle premesse di valore dei gruppi sociali da cui_dipende la realizzazione del provvedimento di politica economica. Se le premesse degli economisti coincidono con quelle dei politici, non sorgono problemi; ma se, come spesso accade, gli economisti-esperti prendono a prestito le premesse di valore dei politici senza esplicitare le proprie, avviene che le proposte di norme di politica economica siano, facilmente, frutto di compromessi e contraddizioni 7 • È quanto accade frequentemente nei piani di sviluppo regionale quando lo schema è volto a potenziare, senza indicare le priorità, tutti 4 L. BARBATO, Politica meridionalistica e localizzazione industriale, Marsilio Editori, Padova, 1968, pp. 93-138, in particolare le pp. 125-131. s L. BARBATO, op. cit., pp. 80-81.Occorre notare che la scienza economica esprime raramente le sue proposizioni attraverso « leggi determirustiche.»; più spesso attraverso « regole di procedura», come le definisce Kaufmann. Questo concede all'economista an1pia libertà di sostenere e dimostrare con una certa facilità anche tesi in ,parziale contraddizione tra di loro. 6 L'enunciazione delle proprie valutazioni è importante a tutti i livelli nella scienza economica. Haavelmo osserva giustamente che: ·« se potessimo procedere alla formalizzazione di variabili quali, ad es., l'andamento dei prezzi e dei redditi previsto dagli operatori, o gli effetti che si pensa generi il proprio comportamento, saremmo in grado di stabilire relazioni più precise e significative [ tra i fenomeni economici]». Cfr. (The Role of the Econometrician in the Advancement of Economie Theory, in « Econometrica », luglio 1958, p. 357). 7 Compromessi facilitati, inoltre, quando i gruppi dotati di potere sono più d'uno, ognuno dei quali con premesse di· valore diverse. 77 ,. BibliotecaGino Bianco
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