Francesco Farina Nel processo LD deU'acciaieria ItaJs.1der di Bagnoli, da circa un anno è entirato in funzione il calcolatore 1800 dell'IBM. Questo, un a volita giuntegli le informazioni relative al,la composizione chimica, alla temp eratura, al peso dell'acciaio che si deve ottenere,· S'tabiliisce le variabHi di regolazione degli elementi (ghi1 sa, minerale, osis.igeno ecc.} da caricare nel convertitore LD, çostruendo un modello matematico. Si t,ratita di un controlr lo e di un'automazione « a oiclo aper,to » in quanto il confronto tra i dati caJcolaiti e quelli effettivamente misurati avviene continuamente, per cui si v alutano e si correggono i di,sturbi che interferiscono nel processo e si ottiene così la maggior percentuale di colate ottime. Ma l'obiettivo massimo di un'impresa moderna è quello dell'automazione integrata, la quale consiste nel far guidare la progra mmazione della produzione da un elaboratore dei dati attraverso il rapporto continuo strumentazion~calcolatore di processo,,elaboratore dei dati. Ne consegue il duplice vantaggio di rendere 1 sempre più preciso e immediato i 1 l controllo (attuato dal calcola:tore di processo) attraverso l'elaborazione c ontinua delle informazioni, e di colilegaire inoltre il procesiso produttivo automatizzato alla gestione di tutti gli aI,tr.i rami dell'impresa. Naturalmente, ailmeno in Italia, si è ancora alle pr.ime esperienze, in quanto estremamente co mplesiso è l'adattamento di calcolaitori di processo ed elaboratori dei dati al la struttura produttiva e amministrativa. Infatti, l'automazione richiede una pianificazione a lunga scadenza che è diffici,l,mente reaI.izzabile neHe piccole e medie aziende italiane. Cosicché l'Ital,sider rimane uno dei pochi impianti in cui, al fine di ottenere un'automazione continua e rendere così ottima l'util, izzazione dei materiali lungo le linee di produzione, si sta collegando il Sistema 1800 con il 360 IBM del centro elettronico deHo stabilimento per ottenere la riprogrammazione di1 rettia in fase. L'automazione integrata è applicabile oggi anche alle macchine utensili che stanno già passando dall'automatis•mo a p,rogramma fisso del controllo numerico alla guida da parte dell'elab oratore elettronico. Da una inchiesta effettuata negli Stati Uniti risulta che le macchine a controHo numer,ico sono impiegate per due ordini di fatto ri teonico-econom.ici: i,l primo influenza di,rettamente i costi di produzione, il secondo è connesso a vantaggi indi 1 retti, meno facilmente valutabili, ma altrettanto importanti agli effetti della redditiviità globale dell'azienda. Tra i fattori che agiscono direttamente sui cositi vainno menzionati, in or.din e di importanza deorescente: la riduzione del tempo di lavorazione, che può superare il 50% del totale; il notevole r,1sparmio nel costo della monodope ra dovuto alla possibiHtà di affidare più di una macchina ad un operaio ed al minor tempo di lavorazione; l'eliminazione deHe attrezzature tradizionali; l'aumento del tempo di lavoro attivo; la riduzione degJi scarti per stanc hezza, in d1pendenza della diminuzione dell'elemento umano. Fra i fattori che influiscono sui costi generali troviamo: le economie nei controUi, in quanto essi possono limi 1 tarsi al primo pezzo; una maggiore precisione della lavorazione e quindi una sicura intercambiab ilità dei pezzi; 58 BibliotecaGino Bianco
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