Giornale a più voci creato, parados 1 salment:e, un corntras,to fra· Matera moderna e Matera antica. Il rapporto fìra ,le due M1 atera, riiportab11e alla re1azione fr.a hl cosiddetto «piano» ed i « Sassi», s:i coglie, a liivello locale, non tanto in termini spaziali di diviis1ioni e fìratture geo-ter,r,iitoriali, quainto e soprattutto in termini di controddiziioni socio-economiche e psiicologiico-culturalìi. Il niconoscimento legislativo del:la inabitabilità dei « Sassi» in qualche modo legittimava il giud~io degli strati sooiali più ai1ti deUa comurntà local,e, che vedeva nei « Sas,si » ,la zona più degradata e squalificata del corpo urbano. Meno appainiscente dsul,tava agli occhi de11a opinione pubblica, anche perché obiettivamente meno fortemente affermato, il concetto del valore storico-esitetd.co dei « Sassi». In realtà la definizione dei « Sasisi » come oggetto di coillSiderazione di O["druneaf'Chitettornoo ed urbaniis.tiico è una conquista deHa cultura moderna, che può entrare jn contrasto con determinati canoni di valutazione estetica propri dellia cultura co:r:rente. È una definizione che nasoe daLI'acqrnsire certi oggetti della prodUZJione ·di massa delle comunità pas:s.ate come patrimonio da conservare e restaui:rare com la sitesisa cura con cui vengono conservate e restaurate le opere dell'artiisita singolo. Inolt,re, le Leggi stes,se ,sembrano suff,ragare una ,previalenza del contatto di evacuaz,ione riispeHo a quello di conservazione, stabilendo pdorità per ill trasferimento deMa popol~ione e per la costruzione dei nuovi alloggi. Nella pratica sarà, anzi fatale che prevalga questa tendenza, permettendo, quindi, una degradazione dei « Sassi» che, una volta sott:ratti all'opera di manutenziione di una popolazione prevalentemente agricola, sii avvierainno a· sopportare un processo di obso1es:~a avente una progries:siione, per così diire, geometiiica. Tutto ciò, evidentemente, ha avuto deLl,e conseguenze su di una corretta impostazione della questione dei « Sasisi »; e le ha avute anche nel merito del •rapporto f.ra ,le :due Matera. N1 e1la misura in Cllli, inf,atti, ·ta popolazione dei·« Sasisi » veniiva tflasferita di peso da urn luogo ad altri del teriritorio, si aveva la sos,tii.tuzione di un -ghetto ·storicamente definito con altri ghetti aventi la ,stessa carattenizzazionie sooio-,economica, sia pure a Jivel1i i:residenziailii qualiitiatiivamente più ,alti. La struttu11a de1la civiltà materana veniva così ri, badita nelila sua stratificazione tradiZJional,e; il volilo urbanistico deHa città :ricomposto sul,l.a base di urno schematismo, fo:rse a'Il/Che più stabile perché più ,razionalmente e moder,namente voluto e prog;ettato. Che questa vicenda abib~a compi:romesso 1 i:rrimediabhlmente i,I destino di Matera città, non sarebbe sostenibile con ·solide argomentazioni. Tuttavia è chiaro che, a quesrto punto, l'argomento va affrontato nella •sua generalri,tà e riproposto _.in termini precisi, poiJché la sua ,soluzione non è ulteriormente differibiile. Una impost 1 azione cor.rietta del tema va, for,se, colta attraverso l'analisi dei seguenti criteri: a) il probl 1 ema dei « Sa·ssi » è tutt'uno con que1lo deH'iintero corpo ur: .bano. Esso non va visito, quinrn, neIJa 1 sua specificità, ma ripoiitato ad un contesto di pianificazione geenrale dehla città, di cui è ii1 primo e più significativo momento; 53 BibliotecaGino Bianco
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