Nord e Sud - anno XVI - n. 114 - giugno 1969

NOTE DELLA REDAZIONE Sinistra calante, destra crescente Sembra che neppure le elezioni francesi siano valse a indurre alla riflessione la class,e politica 'del nostro paese, e in particolare le forze della sinistra non comunista. E non ci riferiamo soltanto al crollo del partito socialista francese, ma ancJ:zeai ridicoli risultati conseguiti dal PSU (che corrisponde, su per giù, al nostro PSIUP) e dal candidato trozkista Krivine: i quali avrebbero dovuto calamitare tutti i voti dei gauchisites di tendenze varie, a cominciare da coloro che nel maggio '68 gridarono all'inizio di una nuova èra nella storia umana. Delle due, l'una: o i gauchi 1 stes rappresentano una minoranza infima rispetto al totale della popolazione (classe operaia compresa), oppure, al momento buono, non sanno resistere al richiamo della foresta (co,rzunista). In entrambi i casi, la loro forza rivoluzionaria di tipo « nuovo » non è troppo credibile. Se non sono riusciti a fare la rivoluzione, i giauchistes ed i loro plauditores sono però riusciti a irrobustire la reazione. Che de Gaulle sia caduto per volere degli elettori di destra, è ormai pacifico. Che Pompidou debba gran parte della sua popolarità all'essere riuscito a controllare gli avvenimenti del maggio '68, è altrettanto evidente. André Malraux afferma che in Francia ci sono soltanto i gollisti e i comunisti; la sinistra non comunista, offrendo al paese il miserando spettacolo delle sue beghe interne, della sua involuzione politica e della sua incapacità di tenere il passo con i rapidi mutamenti della società, ha contribuito vigorosamente alla dimos'trazione della tesi di Malraux. In Italia, i segni di un processo non troppo dissimile si vanno moltiplicando. Con questa aggravante: che mentre in Francia la destra deve pur sempre acconciarsi a rispettare le forme democratiche, perché a quelle i francesi in nessun caso sarebbero disposti a rinunciare, la democrazia italiana è tanto fragile che la svolta a destra potrebbe benissimo significare il ritorno a un totalitarismo di tipo fascista. Di tipo fascista, abbiamo detto; ma non è neppure da escludere che il fascismo si presenti senza maschera; considerando lo slittamento di buona parte dell'opinione pubblica italiana su posizioni che non sono più nemmeno qualunquiste, ma implicitamente· o esplicitamente « nostalgiche ». Per verificare questo slittamento, basta riandare ad alcuni fra i tanti significativi episodi avvenuti negli ultimi tempi. Il caso del film Alfa Tau, per esempio: quando si è insorti, in nome del rispetto verso i caduti, contro 40 BibliotecaGino Bianco

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