L'industria e l'an1biente I Per quanto riguarda il primo tipo di acque, vogliamo, al proposito, accennare come, in considerazione delle modeste aliquote destinate ad usi strettamente potabili o alimentari, nel caso dell'approvvigiona1nento idrico urbano si debba prendere nel dovuto conto la possibilità di utilizzare, per i servizi, acque di « seconda qualità », ricorrendo all'impiego di una doppia rete di distribuzione. In tal modo potranno essere fronteggiate sia la penuria d'aoqua che le esigenze della salute pubblica. Un altro aspetto da considerare come presupposto della pianificazione dell'economia idrica è quello dello smaltimento degli scarichi liquidi, cui è strettamente legato l'inquinamento delle aoque e dell'ambiente. Purtroppo, in genere, il « mondo industriale» ha provveduto con una certa lentezza ad affrontare la risoluzione di quest'ultin10 tipo di problemi, dimostrando, in alcuni casi, nessuna sensibilità per i danni apportabili e apportati. Esistono anche esempi di luminosa coscienza al riguardo, come nel bacino della Ruhr, o lungo il Tamigi, o il fiume Ohio, ma dopo questi esempi, come sarebbe purtroppo lunga la lista che dovrebbe seguire di quanto va ancora fatto per proteggere il patrimonio idrico, in molta parte del mondo. Ma, occorre insistere, sopratutto in Italia: situazioni come quelle che si sono determinate lungo la Bormida, l'Arno, certi tratti del Po, il Ronco, il Sarno, il Lago di Varese, alcune falde del Milanese, sono esempi di inquinamenti raggiunti e in 1nolti casi irreversibili. Va detto che fortunatamente sembra che i tempi stiano positivamente cambiando seppure, non ancora, con quell'impegno che sarebbe necessario data la drammaticità delle condizioni a cui in molti casi si sta pervenendo. L'argomento della protezione delle acque dall'inquinamento è stato, fino a qualche anno fa, problema sopratutto di natura igienica ed estetica, ma adesso, via via, vanno aumentando le implicazioni di tipo naturalistico ed economico-industriale. È al lume di quest'ultimo aspetto che da parte del mondo industriale deve essere considerato il problema dei costi dell'epurazione. La presµnta economia deH' oggi quasi sempre starà a ·significare una maggiorie spesa nel. domani, per di1 sporre ai fini industriali di acqua della dovuta qualità. L'aumento del grçtido di inquinamento di un corpo idrico comporta inevitabilmente l'aumento del costo dell'acqua prelevata. Eppure alle volte basterebbe effet~ tuare sulle acque di rifiuto dei semplici pre-.itrattamenti, davvero non molto onerosi. È in un .mutato spirito che il «mondo· indusitriale» deve prendere 35 BibliotecaGino Bianco
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