Nord e Sud - anno XVI - n. 114 - giugno 1969

Università, regioni, città , ·problema meridionale oggi si pone anche in- termini di debolezza delle armatur,e urbane, di inferiorità -dei valori metropolitani, onde « se una volta si poteva dire che l'inferiorità del Mezzogiorno era la conseguenza della mancanza di materie prime, oggi dobbiamo constatare che l'inferiorità del Mezzogiorno è l'inferiorità delle città del Mezzogiorno, che magari attirano qualche stabilimento industriale di più, ma perdono materia grigia » 18 ; per,dono cioè il cosiddetto « fattore umano» ad alto e medio grado di qualificazione, e non attirano più giovani qualificabili e da qualificar,e, la cui presenza è indispensabile ai fini dello sviluppo economico. Questa inferi ori tà urbana del Mezzogiorno dipende dal fatto che le funzioni di decisione, di informazione, di conoscenza ed i servizi rari - quelle oioè in cui si compendiano i valori metropolitani 19 - ,si concentrano prevalentemente nelle« due capitali» italiane, Milano e Roma. Il rimedio a tali fenomeni, nei quali è insito il pericolo di un ulteriore aggravamento della questione meridionale, della definitiva sconfitta del Mezzogiorno, si ravvisa ovviamente « in una azione bilanciata dei pubblici poteri » che - in una visione generale dei problemi dell'assetto territoriale del paese - ponga in atto dei sistemi -di « cont,rospinte » alle tendenze che squilibrano ulteriormente la distribuzione dell'urbanizzazione e dell'industrializzazione sul territorio. Si possono ipotizzare degli schemi per una azione bilanciata dei pubbJici poteri che abbia questi obiettivi; e Compagna ha formulato alcune proposte in proposito, imperniate sul potenziamento dell'asse Roma-Napoli (con i relativi sfioccamenti e diramazioni) come asse di equilibrio a livello nazionale; sull'asse pugliese e su quello della Sicilia orientale come assi di equilibrio a livello meridionale 20 • Questo schema presuppone interventi che consentano ad alcune grandi città di ·qualificarsi come metropoli re .. gionali, - capaci di valorizzare e t11attenere in loco le riserve .di « materia grigia » delle rispettive regioni - e, contemporaneamente, interventi che consentano a città secondarie di inserirsi con una loro sipecifica funzione (industriale, com-mer.ciale) nei sistemi urbani 18 F. COMPAGNA, La politica ecc. cit., pag. 184. 19 Per una definizione dei valori metropolitani e un inquadramento dei problemi della pianificazione territoriale dal punto di vista della « geografia attiva» si vedano, · in particolare JEAN FRANçOis GRAVIER, L'aménagement du territoire et l'avenir des régions françaises, Paris 1964, e JEAN WASSE, L'organisation de l'espace, Paris 1966. 20 F. COMPAGNA, La politica ecc. cit., parte III, ·cap. IV. 21 ,. BibliotecaGino Bianco

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