Ernesto Mazzetti agito, ia loro azione tuttavia non ha ancora toccato ainpie -quote di popolazione che, invece, almeno per induzione e a causa dell' effetto dimostrativo, avvertono spinte crescenti all'avanzamento individuale ». « Tra l'altro - continua il rapporto del Censis - malgrado l'elevato tasso di aumento della scolarità, gli studi superiori sono ancora quasi proibiti per i ragazzi di determinati strati sociali » 12 • Le struttuTe scolastiche ·sono diventate, è vero, la maggior voce di spesa del bilancio statale: ma senza alcuna contemporanea « presa di responsabilità economica; non solo nel valutare e far fruttare le spese di istruzione come investiniento, ma addirittura nel gestire funzionalmente la quota di ricchezza che la collettività destina ad esse ». E ancora: « allo sviluppo quantitativo del sistema scolastico non si è accompagnato un contemporaneo processo di innovazione del sistema stesso » 13 • A noi sembra che queste considerazioni del Cens.is siano valide giustificazioni ,al nostro assunto. La « presa di responsabilità economica» che ,deve caratterizzare il ragguardevole impegno pubblico nei confronti delle strutture scolastiche, per essere davvero « responsabile» va tradotta anche in una presa -di responsabilità geografica e quindi in una presa di responsabilità meridionalista. È il caso di tornare, a questo punto, aHa relazione del prof. Saraceno al convegno di Bari. Perché sono importanti, nel disc9rso sulla distribuzione geografi.ca dell'istruzione superiore in Italia, le tesi che Saraceno ha esposto a Bari? Saraceno ha ribadito in quell'occasione che il problema di fondo della società italiana è l'eliminazione del divario tra Nord e Sud, il conseguJmento di uno stato di piena occupazione nelle regioni meridionali oggi afflitte da perduranti aspetti di sottosviluppo. La via principale per conseguire questi obiettivi è il rafforzamento delle strutture industriali del Mezzogiorno. Fintantoché l'area meridionale presenterà una minore forza attriattiva nei confronti ,degli investimenti industrial1i, connessa a una deficienza di infrastrutture, occorreranno misure di incentivazione degli investimenti che compensino tale deficienza. « Verifica della deficienza di infrastrutture e della necessità di incentivi - citiamo sempre da Saraceno - sono quindi due mo-· menti di un solo processo di formazione di una politica di sviluppo » 14 • Al riguardo Saraceno avverte che, in fatto ,di infrastrut16 12 Rapporto del Censis al Cnel, cit. pagg. 17-18. 13 Rapporto Censis, cit. pagg. 61-64. 14 P. SARACENO, relazione cit., pag. 35; BibliotecaGino Bianco·
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