·' • Una strategia per Napoli punto di attacco per una politica di qualificazione metropolitana della nostra città. Ma so bene, e voi sapete bene, della monotona insistenza con la quale ad ogni occasione ho ribadito il mio convincimento che a Napoli c'è e deve esserci largo spazio per l' « industria del sapere ». Lo ribadisco ancora una volta, ma devo anche lamentare una condizione di cose che è veramente deplorevole: gli inadempimenti burocratici e più ancora la miopia dei « consoli », anzi la loro inerzia, hanno rallentato e forse spento un'azione che doveva essere condotta di slancìo. Oggi siamo di fronte al pericolo di perdere il LIGB .(Laboratorio Internazionale di Genetica e di Biofisica); e allora Napoli diventerebbe proverbiale come città che non può albergare i centri della ricerca scientifica, come città nella quale i ricercatori sono trattati come è capitato di essere trattati o, meglio, maltrattati, a quelli del LIGB. È indispensabile un colpo di reni, se vogliamo raddrizzare una situazione comprom,essa. Il LIGB deve rimanere; ma ai ricercatori, e non solo a quelLi del LIGB, si devono offrire sistemazioni degne delle loro esigenze e non riservare il trattamento miserabile che è stato loro riservato finora. Altri.menti come meravigliarsi che ricercatori ed istituti che già sono ed operano nella città preferiscano cercare la sistemazione degna delle loro esigenze in città meno grette; e comunque là dove· problemi come quello dell'affitito -dei terreni e degli stabili si risolvono in modo più celere e senza che si debba subire la scettica e oltraggiosa inerzia dei vecchi elefanti -della politica -locale e della burocrazia? Sempre per quanto riguarda l'industria del sapere c'è poi il problema dell'Università. Se è vero che è necessaria una seconda università campana per decomprimere il congestionato ateneo di Mezzocannone e le sue propaggini, è anche vero che questo problema deve es-sere affrontato nel quadro della Programmazione Regionale. E non si può accettare la inconsulta proliferazione di facoltà autonome verso la quale sembra che ci si voglia avviare con iniziative del tipo di quelle del magistero a Nola e addirittura della ridicola facoltà di sociologia turistica a Castellammare 1 : sono iniziative campanilistiche ed elettoralistiche, comunque poco serie. C'è infine l'ormai annoso problema di creare a sostegno della Pro-. grammazione Regionale un Istituto regionale di Studi e Ricerche. Ma dev'essere un istituto autonomo dai tradizionali centri di potere acca1 Come è noto, il Ministero della Pubblica Istruzione ha diffidato i promotori di quest'ultima iniziativa ad usare espressioni atte a generare l'equivoco che si tratti d'una facoltà universitaria riconosciuta. Decisione della quale non possiamo non rallegrarci (n.d.r.). 123 BiblioteçaGino Bianco
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