Carmela Lauretano se anche a Clarence pare normale « penare nel crescere », Carolyn· però conclude: « Non dobbiamo maii smettere di migliorarci». Sette ragazzi indiani, aiHJievidella Chemawa School, presso Portland (nell'Oregon), fieri delle ,loro t·radizioni, tesi tuttavia alla_ conquista di un mes,tiere e interessati aUa tecnica moderna, per « orescere » dov:rann:o poter superare la paura e l'incertezza connesse :al oreder.sii. campioni di una razza in estinzione (or.a è saputo che es:sa Tiviive: nelle r.i1serve, esduse quelle dell'Ala- - ska, gil'indiani nel 1960, erano 285.000). Gary, adolescente ebreo di Boston, città a maggioranza ca t.tolica, ritiene il non mescolairsi delle razze tra loro una t-radiZJione a cui non si voglia rinuMiaire, ma Ben voI1rebbe arrivare ad un'intesa, sarebbe contento che ci si mescolasse. Dave conclude: « Se ci fos:se più scambio, sono convinto che ci sarebbe più armonia anche in tutto il paese». Il problema del ,servizio mfiititare non turbava molto, nel 1962, gli adolescenti americani: premes,s.o che -servire la patria è un dovere, i dubbi vertono sul periodo in cui compiere la ferma, per bene conciil,iarla con gli studi e con !}' apprendi,mento di un mestiere. In conclusione, gli adolescenti, discutendo insieme liberamente, senza che l~intervis.taitrice 1i mfluenzaisise (li guidava soltanto ad esprimersi smcerament1e), hanno indicato, con una comunanza di vedute sorprendente in g:rupp,i ,,. tanto 1diveI1si tra loro .per abitudini e mentalità, alcune esigenze che:, se non soddisfatte ed invece ridotte a tToppo forti « pene del crescere», possono spingerli all'angoscia o :aiHa dehl.nquenza. L'disola~ento, H bisogno non soddisfatto di « appartenere » effetitivamente a quail,euno, l'd:nsicurezza, la mancanza di una gud.da famiiliiare oppure offerta dalla comunità sono dunque le cause deLle deviazioni giovanili verso l'immoralità e la delinquenza. Quali persone devono tener presentii tali nichies,te affetti,ve, la cui mancata soddisfazione, come hanno confes,sato i giovani coI1rotti, ha causato la loro rov.ina? La Parkhursit, senza esitare, fa appeLlo ai genitori. Con il tredicenn~ aill'incrooio, essi non si spaivootino. Se, fino ad allora bene avwato ad « amabi1lii. abiti socia.li », d'un trat,to egli cambia, non ,Io privino di quella calda compr-oosione, di quelila solileciitudine elargita con tempestività, di cud. in quel periodo il ragazzo ha esnremamente bisogno, anche se non le chiede in modo aperto. Dato che ,la natura, iinelutrtabilmente, comi!Ilcia ad i!llvestrre l'adolescente con la pubertà fisica, attraverso la quale per cfrca otto anni egli dovrà gettare un ponte V1ersola maturità, spetta aii geniitoTi favorire i,I processo della pubertà psichica, ail cui compimento ii giovane trover-à un equi.ldbrio normale e duraturo. I genitori debbono as,sumef!si « la responsabilità di liberare il potenzia,Ie de1l'esercito di adolescenti» che può formare 1a sono società di domani. CARMELALAURETANO 114 .BibliotecaGino Bianco
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