Cannela Lauretano Le pene del crescere Divenke adulti costa dolore. E il dolore si prova venendo a contatto con gli altri, i quali, già adulti e dimentichi della propria esperienza giovanile, infliggono talora, con il loro comportamento, mol.te pene agli adolescenti. Il 1962, è l'anno deHe inchieste in campo educativo. In Francia, Rose V.incent ha interrogato trecento madri di fami,glia sui loro metodi, deducendone che educare significa avviare i ragazzi all'autonomia e al senso di responsabilità. In America, dall'altra parite della bariricata, sulle « pene del crescere» vengono interrogati gli adolescenti. Le intervi 1 ste, registrate su nastro, sono frutto dell'attività paziente, piena di acume psicologico e di ottimi•s.mo pedagogico, di Helen Parkhurst, oggi ottantunenne, divenuta famosa nel 1920 per aver realizzato, con spirito deweyano, il Piano di DaHon, m.etodo educativo consistente nell'affidare un pi.ano di lavoro annuaLe a ciascun ragazzo, che certamente avirà spirito d'iniziativa e senso di responsabiliità sufficienti per completa:rilo da solo, con qualche eventuale chiarimento da parte del maestro. Le interviste amerioane del 1962, collegate da brevi riflessioni della Parkhurst, mente lucidis,siirna ed animo generoso di educatrice, sono state raccolte nel libro Growing pains, ora tradotto (La fatica di crescere, La Nuova Italia). La zona deUe famiglie «normali», presso cui fare ricerche, come era avvenuto in Francia, è stata qui neHamente superata: non ci sono state barriere di mora:Lità di razza o di religione dinanzi alle quali la Parkhurst si sia arrestata, nell'interrogare gli adolescenti. Dwight, Bl:a:iire, Dana, sani ragazzoni dell'Indiana, con entusiasmo hanno rivelato la loro dura via di farmers, che li ha resi precocemente maturi, perché corresponsaibHi delle wci,ssi,tudini stagionali e dei proventi economici non indifferenti dell'azienda agricola fami1liare. Viceversa, nei riformaitor.i, sono state avvicinate ragazze « traviate » e giovani delinquenti, che hanno discusso f,rancamente le cause del loro agire. Lucy, Mona e Karen, mes,se a loro agio daMa serenità dell'intervistatrice, hanno na~rato, con effetto terapeutico per loro, pietose storie di furti, fughe da casa, vagabondaggi, relazioni illecite. Queste adolescenti, che ora hanno t·rova to una guida nelJe as,sistenti sociali, molto attive nei riformatori americani, fanno capire che, all'origine de1le loro vicende, 1a « pena del crescere·» (dolorosamente inuti1le), è stata una condizione d'isolamento, attes,tante come ad esse mancasse una vera famigilia, cioè quella comunità - dice la Parkhurs,t - in cui « una combinazione di diritti e di doveni dà al ragazzo un senso di sicurezza». Ken, un giovane delinquente che coraggiosamente ha discusso, con altri infelici suoi pari, perfino la definizione del termine che li qual:ifica, ha denunciato, all'origine deUa sua condizione, la mancanza della forza di volontà che rende l'adolescente stabi,le nel bene. 112 BibliotecaGino Bianco
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