Recensioni cerimoniale, ma è ben lontano dall'assom.mare i poteri dell'omonimo organo francese. H libro si chiude ideal,mente con due giudizi: uno, propriamente di scienza politica, riguarda l'essenza del •sistema prefettizio ed il suo rapporto con iil •s.iistema politico. L'altro, di carattere storico, verte sul rapporto tra la morfologia dell'amministrazione italiana e la sottostante società. Lo scrittore, premesso che su tredici paesi europei classificati di stabile democrazia sei hanno il sistema prefettizio, argomenta che questo è « fondamentalmente un accorgimento neutrale del quale ci si può servire per attuare una vasta gamma di scopi». Fattori decisivi di democrazia sarebbero pertanto anche .in questo caso non già 1a soprastruttura giuridico-politica, ma le forze sociali ed ideologiche. Ma allora bisogna studiare caso per caso quali siano queste forze sociali ed ideologiche che fanno funzionare in un modo o neU'altro il prefettd, e non ricavare una convinzione di carattere generale dalla sola esperienza italiana. Conseguenze fondamentali possono avere le conclusioni del libro suH'amministrazione italiana in generale e sul prefetto in particolare. È stato rilevato come la centralizzazione per quanto attiene ai rapporti di potere politico, e l'accentramento come schema amministrativo, siano le caratteristiche salienti dello Stato italiano. Il Fried - in più luoghi della sua indagine - ha avuto modo di affermare come il prefetto sia, nel quadro di tale organizzazione, uno strumento estremamente efficiente per « assecondare gli scopi del conservatorismo sociale» (p. 256), « creato per essere in primo luogo il supervisore delle amminist•razioni locali» e per esercitare il controllo del Governo centrale su quei gruppi e quelle istituzioni. L'accentramento poi « riflette la tradiziona,le mancanza di responsabilità nei riguardi del pubblico in generale e le pressioni esercitate sulla burocrazia per ottenere decisioni imparziali e sollecite, ad un livello in linea di massima conveniente» (p. 256). Ma se l'amministrazione è il riflesso della ·società sottostante, qual'è la vera causa di codesta centralizzazione politica e del coririspettivo accentramento burocratico? La carenza, risponde il Fried, di una comunità nazionale; questa è la ragione, ben più determinante delle tendenze oligarchiche operanti nel corpo sociale italiano, per la quale hanno dovuto soccombere le aspirazioni più vive ad un vasto decentramento autarchico. Ed è con questo giudizio, sul quale bisogna incondizionatamente convenire, che la ricerca del Fried si r.icongiunge ai nost,ri problemi ,di vita democratica. Proprio perèhé 1a democrazia richiede un eguagliamento sostanziale dei cittadini, e la esistenza di una autentica comunità. nazionale è il primo passo verso quella condizione,· noi dobbiamo innanzitutto chiederci a che punto siamo oggi per darci le istituzioni più rispondenti a quell'obiettivo. ANTONIO PELLICANI lll BibliotecaGino Bianco
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